Il progetto che ricuce Chiasso grazie a moda, svago e sport

«È cinque anni che il Municipio sta facendo tutto il possibile per realizzare la visione, nel frattempo diventata un progetto, che mira a creare un nuovo quartiere che riunisca Chiasso, ricollegando Chiasso centro e il Quartiere Soldini».
In questo disegno che si chiama Gleis 4 Davide Lurati, capodicastero Pianificazione della cittadina di confine, crede molto. L’idea di poter ricucire le due aree chiassesi divise dal comparto ferroviario gli sta molto a cuore. Come a tutto il Municipio.
E l’impegno dell’Esecutivo sta piano piano dando i suoi frutti. Il progetto Gleis 4 martedì sera è stato al centro di un incontro richiesto dalla Commissione giovani - allargato poi a tutti i consiglieri comunali- con l’obiettivo di capire a che punto fossero i preparativi.
Serata con sorprese
La serata è stata tutto fuorché un riassunto di fatti noti. Diversi sono i progressi fatti dal dossier nel recente passato, dall’incontro sono quindi emerse anche delle novità.
Per illustrarle occorre però anche riassumere gli intenti del Municipio (e dei suoi partner perché al disegno partecipano anche FFS e Cantone). Il piano Gleis 4 si divide in tre tappe, corrispondenti a tre diverse aree chiassesi che si estendono per una superficie complessiva di 35.000 metri quadri (oggi occupati dalle FFS). La prima tappa riguarda l’area, di circa 4.500 metri quadri, tra viale Manzoni e via Livio. Lì sorgerà la scuola di moda, che dovrebbe essere pronta per il 2026, questa è la nuova data, spiega Lurati. «Ci sarà anche un autosilo interrato di 3 piani, con 250 posteggi».


Studio di fattibilità in corso
La tappa due coinvolge una superficie di circa 11.000 metri quadrati lungo viale Manzoni, quella che ospita dei parcheggi park and rail. Per questa zona le novità sono degne di nota. Fino a qualche tempo fa l’idea era di creare un’area con diverse funzioni, che potesse ospitare sia alloggi (magari per studenti), sia atelier o in generale contenuti commerciali e amministrativi. Il proposito era di dare vita a una sorta di cittadella della moda, vista la vicinanza con la scuola in arrivo. «Un anno e mezzo fa le FFS hanno però cambiato strategia - prosegue Lurati - decidendo che questi terreni non saranno più venduti ma ceduti con diritto di superficie». Parallelamente a questa decisione il Cantone ha chiesto al Municipio, considerando anche la carenza di strutture sportive nella regione, se fosse propenso a inserire in quell’area contenuti sportivi e scolastici.
«L’idea sul tavolo è quella di creare una palestra tripla e di spostare lì le scuole commerciali. Ma si sta facendo un ragionamento a tutto tondo che coinvolge tutto il comparto scolastico, anche le Medie». Ad occuparsi di queste analisi sono dei professionisti, che stanno elaborando uno studio di fattibilità. Dovrebbe essere ultimato entro la fine dell’anno. «Una volta che avremo questo studio ci siederemo attorno a un tavolo - Comune, Cantone e FFS - per decidere il da farsi». Per questa tappa del Gleis 4 per ora è difficile ipotizzare dei tempi di realizzazione, «l’orizzonte temporale è il 2025-2030» si sbilancia Lurati.

Ostacolo superato
La terza e ultima tappa è quella di cui si è forse parlato di più in questi anni. Riguarda la zona detta Piccola Velocità in via Rampa dove, tra i binari, si trovano dei magazzini delle FFS. L’idea è di creare un comparto con contenuti diversi. «Un quartiere in stile industriale-moderno-artistico che offra attività diverse di giorno (lavorative) e la sera (svago)».
Il progetto per riqualificare questa zona - o almeno la prima parte di esso - è stato al centro di una domanda di costruzione presentata dalla FFS un anno fa. L’obiettivo era la messa in sicurezza di edifici, la demolizione di altri e la messa a disposizione di uno spazio per un’area di svago, così come la creazione di parcheggi. Ma da quel momento di progressi ne sono stati fatti pochi. Almeno sino a qualche settimana fa, quando una delegazione del Municipio ha incontrato i responsabili del Dipartimento del territorio. «Grazie a quell’incontro la situazione si è sbloccata - annuncia Lurati -, il piccolo intoppo pianificatorio che si era creato è stato risolto ed è stato deciso di ripresentare la domanda di costruzione spezzata in due. Chiasso farà la richiesta per realizzare la zona di svago, mentre le FFS si occuperanno della manutenzione degli stabili e dei posteggi». Chiasso invierà l’incarto questo mese. «L’obiettivo è inaugurare l’area di svago entro la fine della legislatura».
Lurati conclude riallacciandosi a una frase detta da Christian Vitta qualche giorno fa: «È importante che Lugano passi dall’essere una città che ha un’università a una città universitaria», aveva affermato il Consigliere di Stato. «Lo stesso vale per il Mendrisiotto - così Lurati -, che deve diventare uno spazio di vita per gli studenti universitari».