Il PSE si avvicina, iniziati i lavori al Maglio

Una cerimonia che è stata definita storica per lo sport ticinese, perché segna l’inizio dei lavori al nuovo centro sportivo del Maglio che, quando sarà pronto, permetterà a sua volta di far partire anche il cantiere del Polo sportivo e degli eventi. Le autorità di Canobbio, di Lugano (il progetto è intercomunale) e del Cantone si sono ritrovate per posare la prima pietra di quello che diverrà un vero e proprio quartiere dello sport - in particolare del calcio - e dello svago. Non a caso alla cerimonia erano presenti anche i capitani dell’AC Canobbio, del Raggruppamento San Bernardo, del Rapid e del Football Club Lugano (rappresentato per l’occasione dal pilastro della difesa bianconera Mijat Maric): le società che maggiormente utilizzeranno il centro. L’onore del primo intervento è toccato a Roberto Mazza, direttore del Dicastero sport di Lugano che - appunto - ha paragonato la posta della prima pietra (o meglio: il primo colpo di pala) all’inizio di una nuova era. A fare gli onori di casa è poi stato il sindaco di Canobbio Roberto Lurati. «La giornata odierna ha un profondo significato. Questo è un progetto che viene da lontano e che sancisce la volontà di far restare il Maglio un grande polmone verde». Lurati ha ricordato gli 1,3 milioni che il suo Comune ha deciso di stanziare per il progetto. Il costo complessivo sarà di circa 37 milioni di franchi.
Inizia una partita fondamentale
Poi il microfono è passato al sindaco di Lugano Michele Foletti, che ha illustrato i passi affrontati dalle autorità in questi anni per riuscire ad arrivare all’inizio dei lavori. Ma Foletti ha anche voluto ricordare Marco Borradori. «Sarebbe stato felice di vederci oggi, su questo campo, a dare un metaforico calcio d’inizio a una partita così importante. Questo primo colpo di pala è il preludio di un progetto fondamentale per Lugano e il Ticino».
Il puzzle dei campi
Ma perché il Maglio è così importante? Perché la sua realizzazione (progettata dal team Maglio 2019, che riunisce lo studio d’architettura Orsi&Associati, lo studio d’architettura del paesaggio Land Suisse e lo studio di ingegneria Lepori), essendo suddivisa in due tappe, permetterà di recuperare i campi da gioco che verranno «persi» a Cornaredo. Entro un anno infatti a Canobbio verranno realizzati due nuovi campi da gioco - ma anche sistemata la parte nord del parco e posati degli spogliatoi provvisori - che, una volta pronti, potranno essere usati dalle società sportive oggi attive a Cornaredo. Ed è allora - e solo allora - che le gru potranno entrare in azione al PSE. Nella seconda tappa, prevista nel 2024, sarà la volta del campo da calcio principale, dello stabile multifunzione, dell’autorimessa e del parco sud.
Un punto d’unione
«L’aver spinto per la riqualifica di questo comparto - ha sottolineato il capodicastero sport Roberto Badaracco - è stata un’operazione vincente sotto tutti i punti di vista». Il vicesindaco ha ricordato che la Divisione Sport si è ispirata al modello di Losanna, dove a circa due chilometri dal nuovo stato sono stati realizzati i campi da calcio per il settore giovanile vodese. Per il Cantone ha preso la parola Giorgio Stanga (capoufficio fondi Swisslos e Sport-toto del Dipartimento del DECS), che ha ricordato lo stanziamento di 1,1 milioni da parte di Sport-toto e i 17 milioni previsti dal Governo per il PSE, ora al vaglio del Gran Consiglio. La capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi ha poi descritto il progetto anche dal punto di vista naturalistico. Già, perché al Maglio gli interventi non riguardano solo lo sport. Anzi. Saranno anche realizzati dei percorsi ciclopedonali, aree a tema e un punto panoramico. «Verrà così consolitdato l’asse verde e blu del Cassarate per offrire più spazi fruibili alla popolazione. Pensiamo al parco di Trevano, al Pratone, alla futura piazza sul fiume, al bosco di Cornaredo o al parco Viarno».