Il rilancio del macello cantonale con l'aiuto dei Comuni

Visita a Cresciano dei politici cantonali per creare un clima di fiducia
Una struttura all'avanguardia
Red. Online
06.11.2015 18:55

CRESCIANO- Uno per tutti ma non tutti per uno. Lo hanno detto chiaramente ieri pomeriggio a Cresciano il coordinatore del gruppo di rilancio Armando Donati, il presidente della Mati SA Paolo Barberis e, in modo più sfumato, il consigliere di Stato Christian Vitta. Il riferimento all'uno per tutti è al macello cantonale, uno per tutto il Ticino al posto dei quattro precedenti. Non tutti per uno però in quanto non tutti i Comuni hanno seguito l'esempio di Lugano che ha attivamente partecipato la risanamento finanziario dopo la moratoria concordataria. La visita di una cinquantina di politici cantonali e locali ed operatori del settore primario organizzata alla struttura di Cresciano aveva lo scopo di correggere l'immagine negativa del macello, a causa delle difficoltà finanziarie causate dall'ammortamento dell'investimento e infondere un clima di fiducia in grado di attirare nuovi investitori privati, oltre ai Comuni.

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