Il ritorno di Moreno Colombo con l’obiettivo di andare a Berna

In ambito sportivo, rubando un termine nordamericano, diremmo che siamo di fronte a un «comeback». A un ritorno in campo. A rimettersi in gioco, in questo caso sulla scena politica, è Moreno Colombo. Il già sindaco di Chiasso e granconsigliere del Mendrisiotto ha infatti deciso di dare la propria disponibilità per la corsa alle federali. E lo farà sempre con la stessa «casacca»: quella del Partito liberale radicale. A sessant’anni appena compiuti – e dopo una pausa di alcuni anni – Colombo stacca dal proverbiale chiodo le vesti del politico (in alternativa alle scarpette o ai guantoni). «Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal mio datore di lavoro (è alle dipendenze della Banca Raiffeisen, ndr) ho dato la mia disponibilità per la corsa al Consiglio Nazionale» ci spiega. L’audizione con la commissione cerca del partito è già avvenuta e, stando alle voci, Colombo sarà l’unico candidato PLR per il Mendrisiotto. La conferma definitiva, in tal senso, dovrebbe giungere nel corso del prossimo mese; ovvero quando il partito svelerà i nomi dei candidati. Ma cos’ha spinto l’ex sindaco della cittadina a scendere nuovamente nell’arena politica? Nel risponderci, menziona quale premessa l’esperienza accumulata: otto anni da sindaco, 13 in Gran Consiglio durante i quali ha lavorato in diverse Commissioni. Nel 2016, come detto, è arrivata «la pausa», durante la quale – commenta – «mi sono comunque occupato dell’Ente turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio (di cui è presidente, ndr)». Ma non solo: «Sono nel CdA di Ticino Turismo e faccio parte del comitato dell’Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio». In pausa, ma nemmeno troppo, verrebbe da dire. «Ho appena compiuto sessant’anni e mi sono detto che questa campagna posso ancora farla con tutte le forze, l’impegno e la volontà necessari». Poi, racconta, non sembra essere mancato «l’appoggio e il supporto dalle varie sezioni del PLR di tutto il Distretto». Fatte le dovute valutazioni, dunque, Moreno Colombo ha deciso di lanciarsi.
La voce del Mendrisiotto
Chiediamo, a questo punto, quali siano i temi per i quali si batterebbe a Berna. Dalle risposte si capisce che il Mendrisiotto sarà «difeso», senza tuttavia tralasciare la realtà cantonale.
All’ordine del giorno ci sarà quello che Colombo definisce «l’aspetto monco di AlpTransit. Oggi non viene supportato con periodicità sistematica. Io – si lascia scappare – romperò le scatole». Altra tematica sensibile è quella «del trasporto merci su rotaia che, contrariamente a quello delle persone, l’anno scorso in Ticino ha registrato una flessione del 4%. È veramente preoccupante» commenta. Poi c’è «la paventata corsia dei Tir» che dovrebbe sorgere da Coldrerio verso la dogana di Brogeda.
Per il nostro interlocutore «è inaccettabile il solo fatto che si pensi a un’opera del genere e mi batterò contro la possibile realizzazione». Più articolato, invece, il tema relativo al frontalierato. «Molti frontalieri attraversano il Mendrisiotto tutti i giorni e dunque servono soluzioni». Una di queste, sostiene, potrebbe essere quella di «proporre ai frontalieri che distano almeno 70, 90 chilometri dal posto di lavoro di risiedere in Ticino dal lunedì al venerdì». Una soluzione che andrebbe a favore anche del traffico. Già, il traffico: «Car sharing e carpooling purtroppo fino ad ora non hanno funzionato» evidenzia l’ex sindaco. La lista è ancora lunga e spazia dalla cassa malati – «un’idea potrebbero essere le assicurazioni personali dalle quali poter decidere concretamente a quali prestazioni fare capo» – sino al traffico al Gottardo: «Non so se sia la soluzione giusta ma si potrebbe approfondire l’introduzione di un pedaggio, con sgravio per i ticinesi e gli urani». C’è anche un chiaro appello «agli interventi sulle strade». L’ideale è «interrare l’autostrada e ricavare spazi verdi per dare territorio alla popolazione. Opere presenti in Svizzera interna, mentre in Ticino – rileva – si fanno dei rattoppi». Cambiando totalmente fronte, Colombo evoca la formazione: «serve un input affinché l’orientamento professionale si adeguato alle esigenze, digitale e performante. Qualcosa che indirizzi i nostri giovani e le persone attive verso le professioni dove c’è uno sbocco futuro». Nel «programma» del nostro interlocutore, per finire, non mancano l’apporto alle «giovani famiglie» e l’attenzione all’ottenimento «di una vera inclusione delle persone portatrici di handicap». La corsa, a questo punto, è davvero lanciata.
Tra FC Chiasso e Morbio Inferiore
Non ci sono solo le Elezioni federali al centro delle attenzioni di Moreno Colombo. Lo sguardo è già rivolto anche alle Comunali del 2024. Residente a Morbio Inferiore, Colombo ha intenzione di mettersi in lista: «La pausa l’ho fatta. Ora si riparte» commenta confermando le indiscrezioni. E così sarà anche in ambito sportivo. Da poche settimane fa parte del comitato del FC Chiasso. «Credo che valga la pena dare una mano quando il progetto è giusto».