Riva caccia

Il terreno che guarda il lago venduto per 28,6 milioni

Battuta all’asta una delle ultime zone edificabili di Lugano affacciate sul Ceresio - Ad aggiudicarselo una società che ha già pronto un progetto immobiliare da 53 milioni
Un rendering del progetto immobiliare. ©DILETTA SA
Federico Storni
10.10.2019 06:00

Un’offerta a piede d’asta, e tanto basta. Il grande terreno in riva Caccia a Lugano, uno degli ultimi con possibilità di edificare in riva al Ceresio sul territorio cittadino, è passato di mano lunedì nella sala delle conferenze di Palazzo Civico per 28,6 milioni di franchi. Ad aggiudicarselo una società costituita nelle scorse settimane, che ha intenzione di portare a tetto un maxiprogetto residenziale-commerciale da 53 milioni di franchi presentato un paio d’anni fa e per cui la licenza edilizia è (come vedremo) praticamente cresciuta in giudicato. I lavori potrebbero iniziare già nei primi mesi dell’anno a venire.

Come ci siamo arrivati

La notizia che il terreno - a Registro fondiario figurano quattro proprietari - andasse all’asta era giunta un po’ a sorpresa a inizio a settembre. L’incanto era stato ordinato dal pretore di Lugano, ma non per questioni legate a fallimenti. A Palazzo Civico lunedì, oltre alla notaia Clarissa Indemini, che l’ha curato, c’era anche l’unico dei comprioprietari con diritto di prelazione, che però non l’ha esercitato. E quindi il terreno - oltre 4.000 metri quadrati - è passato di mano.

Una sola l’offerta giunta, corrispondente come detto al piede d’asta. Tanto è bastato - per usare un eufemismo, viste le cifre in ballo - alla neonata società di cui si è accennato per portarselo a casa. Società che ha già versato il 20% della cifra, come previsto dalle condizioni d’asta. L’intenzione, ora, è portare a tetto un importante progetto edificatorio.

Lavori da inizio 2020

A confermarcelo è stato Alessandro Lo Monaco, della Diletta SA, vale a dire l’istante di questo progetto, la cui domanda di costruzione è stata inoltrata nel 2017. La licenza edilizia, ci ha detto ancora Lo Monaco (che è connesso alla società che ha acquistato il terreno), è già stata rilasciata dal Municipio di Lugano, ma non è ancora cresciuta in giudicato. Resterebbe da sanare una singola opposizione, che non è stata risolta finora solo perché poteva farlo solo il proprietario del terreno. La speranza è quindi quella di cominciare i lavori, che sono stimati in quattro anni, già a inizio 2020.

Uno piccolo, uno meno

Il maxiprogetto prevede la demolizione di tre palazzine d’epoca e la costruzione di due nuovi edifici. Uno, più piccolo, che si affaccia sul lago, stretto tra l’hotel Splendide Royal e il Bellevue au Lac, che dovrebbe ospitare un ristorante e fungere da «porta d’ingresso» - così leggiamo sulla domanda di costruzione - per un secondo stabile, di sette piani. Questo edificio sarà distinto da «una volumetria compatta divisa in due parti, una residenziale a sud e una commerciale/terziaria amministrativa a nord». Quasi tutti gli appartamenti (si va dai tre locali in su) avranno vista lago, ed è prevista anche una piscina condominiale. Nell’altra parte si pensa di installarvi dei commerci, fra cui un bar. A caratterizzare ulteriormente il progetto, una serie di percorsi pubblici tra gli edifici e le aree circostanti.