«Il Ticino sfrutti la biomassa per produrre energia pulita»

Il Ticino deve strizzare l’occhio alle tecnologie innovative, anche e soprattutto in campo energetico. Tra le molte vie da percorrere, il nostro cantone dovrebbe sviluppare l’uso della biomassa per produrre elettricità, in particolare in un «momento in cui vi è la volontà di produrre energia elettrica pulita» e «bisogna creare nuove fonti». La proposta è contenuta in una mozione presentata dal deputato Alessandro Cedraschi a nome del gruppo del PLR e si inserisce nella strategia, presentata la scorsa settimana, sul tema del riscaldamento globale e dell’ambiente.
Sussidi e incentivi
«A partire dagli anni 2000 sono stati stanziati dal Cantone diversi milioni di franchi a favore dell’energia, oltre a molti sussidi e incentivi per le proprietà pubbliche e private», premette Cedraschi. «Oggi la biomassa viene usata perlopiù per produrre calore e per far ciò vengono utilizzati scarti vegetali, letame, ramaglie, diversi rifiuti organici e scarti provenienti da segherie, quindi ad impatto neutro sul CO2». Tuttavia, secondo il deputato liberale radicale «il potenziale di produzione di elettricità a partire da biomasse è ancora insufficiente in Ticino». In particolare, «viene tenuta poco in considerazione la grande massa di legname di scarsa qualità che i nostri boschi mettono a disposizione e che potrebbe tranquillamente essere utilizzata per produrre energia» (durante la combustione del legno viene riscaldata l’acqua o un fluido diatermico e il vapore generato è trasformato in elettricità da una turbina, mentre il calore residuo può essere immesso in una rete di teleriscaldamento). «Purtroppo», sottolinea Cedraschi, «centinaia di tonnellate di legname inutilizzato o di scarto vengano esportate in Italia o semplicemente bruciate». Insomma, si tratta di «un’occasione mancata per un uso mirato di questi materiali adatti alla produzione di energia elettrica, soprattutto per i tempi che corrono e in un periodo in cui il rischio di penuria energetica è molto elevato». .
Disponibilità boschive
Fatta queste premesse, Cedraschi ritiene «che le biomasse si possano utilizzare senza problemi per la produzione indigena di elettricità». Questo perché «la combustione, il calore e il vapore sono elementi necessari per far funzionare una turbina che collegata ad un alternatore produrrà elettricità». Di qui le richieste al Consiglio di Stato di promuovere gli impianti di produzione di elettricità tramite biomassa per scopi privati; studiare la messa a disposizione del legno quale primaria fonte di biomassa, in considerazione delle importanti disponibilità boschive e dei notevoli scarti di questo genere e, infine, creare in ogni regione del Ticino impianti Cantonali di produzione di elettricità proveniente da biomasse.
