Il TRAM parcheggia due autosili

LUGANO - Autosili. Difficilmente piacevoli all’occhio anche nelle loro migliori manifestazioni, ma necessari. Per alcuni Comuni con problemi di spazio in cui parcheggiare diventano – per usare un’espressione paradossale – un polmone vitale. Ne avrebbero bisogno, e in ben pochi lo mettono in dubbio, sia Villa Luganese che Pazzallo (oggi quartieri di Lugano). Il primo lo aspetta da una decina d’anni, il secondo addirittura da una trentina. E l’attesa si è appena allungata ulteriormente, in quanto due recenti decisioni del Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) hanno costretto i servizi di Lugano a rimettere mano ai progetti.
Iniziamo da Villa Luganese, il cui fabbisogno di posteggi per il nucleo è quantificato in 122. Oggi ce ne sono 56 (tenendo conto che il Piano Regolatore prevede che ne vengano eliminati 22 già esistenti). Ne mancano insomma 66. La soluzione è tramutare in autosilo su due piani (uno interrato) il parcheggio pubblico già esistente in zona Piàn Pomè e farlo grande abbastanza - passerebbe dagli attuali 51 posti a 106 - da soddisfare la necessità di stalli nell’ex comune. L’iter sembrava a buon punto, ma di recente il TRAM ha accolto in parte il ricorso di un cittadino e ha rimandato gli atti alla Città, dicendo in sostanza che bisogna completare le Norme di Piano Regolatore del quartiere (NAPR). «Il TRAM non ha comunque messo in dubbio la pubblica utilità dell’autosilo», ci ha detto il capodicastero Sviluppo territoriale di Lugano Angelo Jelmini. Né ciò è contestato a Villa Luganese: una petizione firmata da 193 cittadini contestava le forme del futuro autosilo, non la sua necessità. «Quello che ci è stato detto – ha continuato il nostro interlocutore – è semplicemente di dettagliare i parametri edilizi nel NAPR». Cosa che sarà fatta entro l’autunno, assieme ad altri aggiustamenti richiesti al PR.
Passiamo a Pazzallo, dove come detto l’autosilo è atteso da ben un trentennio. Le ultime notizie sulla sua creazione sono del 2017, quando in un’interrogazione del consigliere comunale PLR Luca Cattaneo venivano chiesti lumi sulle tempistiche. Il Municipio aveva risposto che entro la fine dell’anno si sarebbe entrati in fase realizzativa. Poi tutto si è fermato. «Colpa» anche in questo caso del TRAM, che ha accolto un ricorso di un cittadino. «Il progetto presentato dai nostri servizi è stato ritenuto non conforme alla NAPR», ha spiegato Jelmini. La situazione è inoltre complicata dal fatto che per costruire l’autosilo (previsto su un unico livello) è necessario che la Città acquisti la particella confinante: «Ora siamo in discussione con il Dicastero immobili e il proprietario del terreno confinante per trovare alternative. Le strade sono due: una revisione della NAPR per mantenere il progetto attuale o la modifica del progetto stesso». Se si opterà per la seconda strada, sarà tra l’la seconda volta che verrà percorsa. Un primo progetto da 50 stalli nel nucleo era stato cassato nel 2013. Quello attuale prevede la creazione di 25 nuovi posti d’auto e da solo non permetterebbe di soddisfare il fabbisogno teorico di Pazzallo (mancherebbero almeno 33 posteggi, probabilmente di più perché la necessità è stata calcolata ormai 15 anni fa). Sarà quindi necessario cercare in ogni caso anche altre ubicazioni.