Imprevisti e costi supplementari: raffica di critiche a Lugano

Impreviste le spese supplementari. Previste - e aspre - le critiche al Municipio. Parliamo della richiesta di credito di 3,7 milioni per una serie di lavori alle sottostrutture in centro: interventi aggiuntivi a quelli previsti nel progetto da 8,5 milioni approvato tempo fa e avviato per sistemare le canalizzazioni e posare un nuovo arredo urbano. È stato uno dei temi più discussi della seduta di stasera del Consiglio comunale di Lugano, che ha avallato la nuova richiesta di credito dopo non poche lamentele. Era nell’aria, comunque.
Sull’aggravio si era già espressa criticamente la Commissione dell’edilizia. «Soprattutto per la tempistica di notifica dell’aumento, perché in parte i lavori supplementari sono già stati eseguiti e terminati». In particolare l’estensione dell’opera al secondo tratto di Via Vegezzi e in Via Nizzola (che costerà un milione). Mal digerita anche «la volontà di edificare una nuova fontana senza preoccuparsi di chiedere un credito di costruzione ad hoc». Una fontana, quella di piazzetta della Posta, che ha avuto un costo supplementare di 355 mila franchi. «Bella, eh - ha osservato Marco Bortolin (Lega) - ma non preventivata».
Non era prevista - ma è risultata necessaria - nemmeno la costruzione, con un costo di 1,4 milioni, di un sifone sotterraneo che permetterà di ridurre l’afflusso di acque meteoriche nel canale Genzana, indirizzandole verso il lago. Un intervento, questo, che in sé non è stato contestato.
È l’approccio generale (del Municipio e dei servizi competenti) che ha fatto discutere maggiormente. Secondo Urs Luechinger (PLR) l’Esecutivo «avrebbe potuto essere più tempestivo nell’avvisare il Consiglio comunale degli imprevisti riscontrati: in futuro è meglio non metterci davanti al fatto compiuto».
Sulla stessa frequenza Carlo Zoppi (PS): «Siamo rimasti basiti nel leggere il messaggio. Basiti per essere stati messi di fronte al fatto compiuto e per un metodo di lavoro grossolano, con una scarsa capacità di previsione delle spese. Il sorpasso totale si avvicina al 45%. Sosterremo il messaggio, sperando che non succeda ancora nei grossi progetti strategici che abbiamo appena approvato (il polo sportivo, ndr).
«Serve più serietà - ha rincarato la dose Raide Bassi (UDC) - Più 45%... non sono noccioline. Questo modo di agire non è più accettabile: cosa siamo qui a fare come consiglieri comunali?». Per Nicola Schoenenberger (Verdi) le ragioni che hanno portato la Citta ad estendere il progetto sono «tutto sommato credibili e condivisibili» e avere un centro pedonalizzato e valorizzato «è quanto di meglio si possa chiedere a un Comune, ma il Municipio ha lasciato troppe superfici asfaltate e dedicate alle auto: perciò il progetto è un’altra occasione persa».
Funicolare: pollice in su
Ottima notizia per la Funicolare del San Salvatore. Il plenum, a larghissima maggioranza, ha autorizzato la Città a contribuire con 221 mila franchi ai lavori di messa in sicurezza della linea ferroviaria chiesti dalla Confederazione cinque anni fa, quando è stata rinnovata la licenza. Il tratto interessato è quello tra la stazione intermedia in prossimità di via ai Ronchi a Pazzallo e la stazione d’arrivo in cima al monte. Da notare - anche se la funicolare è spesso associata al Comune di Paradiso, da cui parte - che grazie alle aggregazioni la maggior parte dei 1.660 metri del percorso si trova sul territorio di Lugano, compresa la vetta che è nel quartiere di Carona.
Stabile ex Swisscom: si cambia
Ha ottenuto un consenso quasi unanime anche il progetto da 4,9 milioni per la sistemazione dello stabile in via Guisan a Viganello, destinato a diventare uno spazio dedicato alle nuove tecnologie e aperto alla popolazione. Dal credito va sottratto il contributo di 1,5 milioni di franchi promesso da Swisscom, che già oggi occupa in affitto alcuni locali del palazzo progettato dall’architetto Rino Tami. Il colosso delle telecomunicazioni è interessato in particolare al potenziamento del data center, il «cervellone» che custodisce tutti i dati raccolti dalla Città e che verrebbe trasferito al primo piano dello stabile. Il consenso è stato ampio, come detto. L’unico intervento critico è stato quello di Ferruccio Unternährer (PLR) secondo cui l’investimento, in un momento economicamente incerto e con altre importanti spese all’orizzonte, poteva essere rimandato.
Per la cultura che soffre
Daniele Finzi Pasca può sorridere: la convenzione fra la sua compagnia e la Città è stata prolungata fino al 2023 con il benestare del Legislativo. Prolungata la convenzione, confermato il contributo: 250.000 franchi annui, a cui si aggiungono i 200.000 messi a disposizione dal Cantone e i 110.000 di Pro Helvetia. Le diatribe degli ultimi anni, con il regista di casa che aveva lasciato intendere di essere pronto a lasciare Lugano, sembrano ormai materiale d’archivio. Lo ha confermato il capodicastero Roberto Badaracco, felice per l’approvazione del patto. «È vero, in passato il nostro rapporto ha vissuto un momento di difficoltà, ma lo abbiamo superato insieme. Ora, questo accordo rinnovato consolida il legame tra la Città e la Compagnia Finzi Pasca, che come tutti gli attori del settore culturale sta soffrendo molto per le conseguenze della pandemia. Questo contributo, in tal senso, è una boccata d’ossigeno».