In arrivo un toboga sui monti di Cardada

LOCARNO - A Cardada potrebbe arrivare presto il «summer tubing», attrazione estiva gettonatissima, soprattutto per le famiglie con bambini. La Cardada Impianti Turistici (CIT) SA, società a partecipazione pubblica intercomunale che gestisce la funivia sulla montagna locarnese, sempre alla ricerca di novità per accontentare la sua utenza, sta infatti valutando la possibilità di allestire a Cimetta un percorso di discesa con ciambelle gonfiabili, installazione già presente in diverse località turistiche in quota. Lo ha confermato nella sua relazione assembleare di martedì il presidente della CIT, Luciano Nessi, facendo propria un’idea del direttore, Luca Jardini, che appunto suggerisce l’installazione in zona seggiovia di un «toboga» con gommoni. «Altre stazioni come il Tamaro o Bosco Gurin offrono la slittovia, noi dobbiamo differenziarci nella proposta di attrazioni. Siamo una stazione turistica montana che definirei da «quattro stagioni», dunque oltre al panorama, alla ristorazione, alle passeggiate e alle discese in deltaplano o moutainbike, che restano i nostri principali punti di forza, dobbiamo puntare anche a qualche attività per le famiglie», ci spiega Luca Jardini.
Paradiso per mountainbikers
La stazione turistica sulla montagna locarnese, è un dato di fatto, viene particolarmente apprezzata dagli escursionisti, che dal «terminal» di Cardada possono imboccare sentieri di varia difficoltà, da chi è alla ricerca di buona tavola condita da un panorama mozzafiato, ma negli ultimi anni anche da sportivi: prima con il deltaplano e il parapendio, più recententemente con mountainbike per lanciarsi in discesa verso il Piano. Tant’è che dalla stazione turistica si dipana il percorso 397 per mountainbikers riconosciuto a livello svizzero. Nel maggio scorso, inoltre, un ulteriore salto di qualità nei confronti delle due ruote con la riuscita organizzazione di una competizione per e-bike che dovrebbe essere riproposta nei prossimi anni «portando ulteriore promozione al ‘prodotto Cardada’», ha sottolineato il presidente nella sua relazione.
Considerando l’azionariato pubblico, non manca l’attenzione per il servizio ai residenti come il trasporto di merci per gli abitanti della montagna e per gli esercizi pubblici, così come, su mandato della Città di Locarno, le varie attività di pulizia, raccolta e trasporto a valle dei rifiuti. Sempre per quanto riguarda i residenti, giova ricordare lo sconto del 35% sulle tariffe della funivia applicato a dimoranti e scuole della regione, con relativo tesserino da richiedere alla cassa di Orselina, sul modello, ad esempio, di quello rilasciato dal Centro balneare.
I dati del 2018 illustrati durante l’assise confermano dunque che la montagna locarnese è una meta turistica «solida». L’anno scorso si sono registrati circa 127 mila primi passaggi nella funivia Orselina-Cardada, in costante ascesa rispetto agli anni precedenti, ad eccezione del 2017. «Con AlpTransit e la promozione Raiffeisen il 2017 è stato da record, ma anche l’anno scorso abbiamo raggiunto gli obiettivi di passaggi che ci eravamo prefissi», sottolinea ancora Jardini.
Un milione per la funivia
In effetti anche i primi mesi del 2019, come ha ribadito il presidente Nessi all’assemblea, fanno ben sperare: da gennaio alla fine dello scorso aprile si sono registrati circa 25.000 passaggi unici, oltre il 23% in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Con queste premesse e con gli utili accumulati negli ultimi anni (circa 290 mila franchi solo nell’esercizio scorso), la CIT ha portato i mezzi propri a quota 2,5 milioni, riserve necessarie per affrontare alcuni importanti investimenti nel corso di quest’anno. A cominciare dal rinnovamento degli impianti di risalita. «La funivia ha più di 20 anni di esercizio, dunque quest’anno sarà completamente sostituita la parte elettrica e il motore di trazione, il tutto per circa un milione di spesa», precisa il direttore.