In attesa del Centro Pasture si cercano 220 posti letto per i profughi

BALERNA - Oggi i Comuni di Chiasso, Balerna e Novazzano hanno ricevuto per posta un opuscolo con informazioni concernente il futuro Centro federale d'asilo Pasture. Nel documento della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) mia a spiegare ai cittadini dei Comuni toccati dal progetto la necessità di creare un nuovo centro nonché le prossime tappe e i cambiamenti rispetto al sistema odierno.
In seguito alla modifica della Legge sull'asilo, votata dalla popolazione il 5 giugno 2016, la maggior parte delle procedure d'asilo potrà essere portata a termine direttamente nei centri gestiti dalla Confederazione, riducendo in tal modo, attraverso processi più efficienti, i costi e il numero delle persone assegnate ai Cantoni.
La situazione in Ticino e in Svizzera centrale
La Confederazione e i Cantoni della regione procedurale Ticino e Svizzera centrale, si legge nella nota della SEM, hanno stabilito congiuntamente che spetterà al Ticino ospitare il CFA con funzione procedurale della regione. Questo centro avrà una capacità ricettiva di 350 posti letto. È inoltre prevista la costruzione di uno stabile amministrativo per l'espletamento delle procedure d'asilo. Il CFA senza funzione procedurale sarà ubicato in Svizzera centrale, nel Cantone di Svitto. Siccome i Comuni interessati sostengono il progetto, ma non il Canton Svitto, la Confederazione è attualmente alla ricerca di un'ubicazione alternativa. Quale soluzione provvisoria, fino al 2022 sarà in attività il Centro federale d'asilo (CFA) senza funzione procedurale a Glaubenberg nel Canton Obvaldo.
D'intesa con il Cantone Ticino la Confederazione ha deciso di costruire il futuro CFA con funzione procedurale della regione Ticino e Svizzera centrale a ridosso della frontiera sud, in zona Pasture, a cavallo dei Comuni di Balerna e Novazzano.Il CFA definitivo che sorgerà in zona Pasture (apertura prevista per l'anno 2022/2023) potrà ospitare un massimo di 350 richiedenti l'asilo.
Nuovi posti di lavoro
Con la realizzazione del centro Pasture è pure prevista la creazione di nuovi posti di lavoro necessari per l'espletamento delle domande d'asilo secondo le nuove disposizioni legali. La selezione di nuovi collaboratori per la SEM avverrà presumibilmente verso la fine dell'anno 2018, mentre il mandato della tutela giurisdizionale sarà messo a concorso nel 2° semestre 2018. Al CFA lavorerà inoltre il personale addetto alla sicurezza all'interno del centro e all'assistenza dei richiedenti l'asilo. Il mandato per queste prestazioni di servizio, specifica la SEM, verrà attribuito tramite concorso pubblico e il personale è solitamente assunto fra la popolazione locale.
Stando alla pianificazione attuale, gli alloggi potranno essere pronti soltanto nell'anno 2022/2023. In un secondo momento (2024/2025) l'edificio di proprietà delle FFS già esistente e situato sulla parte occidentale sarà approntato come struttura amministrativa.
Visto che non si potrà disporre del nuovo CFA a Pasture prima del 2022/2023, la SEM continuerà a gestire il suo attuale alloggio a Chiasso (Via Motta 1b), il quale mette a disposizione 134 posti letto. Nella fase transitoria, questi posti letto saranno mantenuti, mentre la Confederazione sta valutando altre opzioni in Ticino per i 220 posti letto mancanti.
In prima istanza, la SEM opta per la riapertura del centro per richiedenti l'asilo temporaneo all'ex-caserma di Losone, nel mentre diventata di proprietà comunale. Prima di decidere in merito alla firma di un contratto d'affitto con la Confederazione, il Comune di Losone ha deciso di indire il 10 giugno 2018 una votazione popolare consultiva. Successivamente, la tematica verrà sottoposta al Consiglio Comunale.
La Confederazione deve portare avanti parallelamente una soluzione alternativa, che sarà attuata solo nel caso in cui l'opzione prioritaria di Losone non dovesse concretizzarsi. Perciò ha pianificato, in seconda priorità e quale soluzione transitoria, di adeguare l'esistente edificio di proprietà delle FFS a Pasture per alloggiarvi 220 persone a partire dal 2019. Con la messa in funzione della struttura definitiva questo alloggio temporaneo verrebbe dismesso e lo stabile riconvertito in struttura amministrativa.