In incognito tra gli hooligan luganesi

LUGANO - Non tutti lo sanno ma anche la Polizia comunale di Lugano dispone di un servizio che si occupa – in accordo con la Polizia federale – di monitorare gli hooligans e c'è addirittura un agente che, in incognito e svolgendo un lavoro piuttosto delicato, è specializzato nel controllo delle curve, dei tifosi violenti e la loro «deanonimizzazione». È chiamato, in gergo, lo spotter e il suo lavoro d'intelligence serve soprattutto a prevenire gli scontri tra le tifoserie avversarie e a permettere l'identificazione degli hooligans. Un fenomeno ancora molto radicato in Svizzera, dove nel 2015 sono state 1.477 le persone schedate (tra di loro anche una dozzina di ticinesi). Un viaggio all'interno delle curve bianconere – sia di calcio che di hockey – per capire le loro divisioni, le loro rivalità, i gemellaggi, la presenza di estremisti politici sugli spalti e l'arrivo di hooligans dall'estero. Ma anche un viaggio per capire come agisce l'autorità nel tentativo di arginare il fenomeno e rendere innocue le mele marce che si trovano negli stadi (...).
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