In sella tra Svizzera e Italia attraverso il passo del San Giacomo

Pedalare su piste sterrate e sentieri a contatto con la natura è una pratica sempre più diffusa anche grazie al boom che stanno conoscendo le mountain bike elettriche. Una pratica per la quale i cicloturisti d’alta quota quest’estate avranno a disposizione un nuovo percorso transfrontaliero sviluppato nell’ambito del progetto Interreg «Laghi & Monti Bike». Attraverso il passo del San Giacomo collegherà la valle Bedretto con la val Formazza. «L’anno scorso abbiamo completato l’allargamento del sentiero che, innestandosi sul già conosciuto e molto frequentato percorso della strada degli Alpi a partire dall’Alpe Valleggia, conduce fino ai 2.313 metri d’altitudine del passo San Giacomo» racconta al CdT Ignazio Leonardi, sindaco di Bedretto. Il Comune leventinese è infatti capofila, unitamente all’Unione Montana Alta Ossola per quel che riguarda la parte italiana, del progetto Interreg. «Nelle prossime settimane, quando la neve si sarà sciolta, apporteremo gli ultimi ritocchi al percorso» aggiunge Leonardi precisando che l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR-BAT), partner del progetto transfrontaliero, provvederà da parte sua a posare la segnaletica e a promuovere il nuovo percorso per gli amanti della mountain bike.
Tre punti di forza
«Nuovo percorso che in chiave turistica è molto interessante per almeno tre ragioni» rileva Juri Clericetti, direttore dell’OTR-BAT. «In primo luogo - argomenta Clericetti - perché amplia l’offerta cantonale che è in continua espansione. Secondariamente perché si sviluppa a cavallo della frontiera e quindi consentirà uno scambio di turisti da una nazione all’altra. Ne consegue, e questo è il terzo motivo d’interesse, che vi saranno importanti ricadute a favore dell’economia locale tanto in valle Bedretto, e più in generale nell’alta Leventina, quanto in val Formazza e nella regione dell’alta Ossola». Indotto che andrà a vantaggio non solo dei ristoranti o di piccoli commerci, ma anche delle strutture ricettive considerato che nella sua lunghezza totale il nuovo percorso per mountain bike consente di effettuare escursioni sull’arco di più giorni.
Un paradiso per i biker
Il progetto «Laghi & Monti Bike», avviato nell’aprile del 2019 e che dovrebbe poter venir completato nella primavera del 2022, intende completare il percorso tra la regione del San Gottardo e quella del lago Maggiore passando, appunto, attraverso il passo San Giacomo. Quest’asse, ora interrotto al confine, consentirà di collegare i percorsi nazionali svizzeri 1 e 3 con quello d’interesse regionale del Piemonte «Via del Mare», nonché di raccordare tra loro tre comprensori per la pratica del cicloturismo montano: Gottardo Bike Arena, Blenio Bike e Ossola Bike Arena. L’obiettivo è quello di costituire un unico grande comprensorio per gli amanti del rampichino della regione transfrontaliera dotandolo di infrastrutture e servizi per i cicloturisti. Se sul versante svizzero gran parte degli interventi è già stata realizzata, su quello italiano quest’estate prenderanno avvio i lavori per la realizzazione del «bicigrill» sulla vetta del San Giacomo. Si tratta di una struttura che sarà in grado di offrire un punto di sosta, assistenza e ristoro per i biker. Sorgerà al posto della vecchia casermetta della Guardia di Finanza e vedrà l’impiego di materiali costruttivi naturali ad alta efficienza energetica e l’impiego di fonti energetiche rinnovabili. D’altronde la filosofia che sta alla base del progetto Interreg è proprio quella del rispetto dell’ambiente. Sentieri e piste oggetto di valorizzazione sono già segnalati e utilizzati. Detto altrimenti, non sono previsti interventi di nuova costruzione.
Ristoro, alloggio e assistenza
Oltre alla sistemazione del tracciato e alla realizzazione del «bicigrill» in vetta al paso del san Giacomo, il progetto «Laghi & Monti Bike» prevede anche l’organizzazione di una rete transfrontaliera di servizi che comprende il noleggio di mountain bike, punti di ristoro e di alloggio con spazi riservati all’assistenza alla riparazione e alla pulizia delle due ruote. Prevista anche una rete di colonnine di ricarica indispensabili d per chi sale in sella alle e-bike. Il costo preventivato per l’intero progetto sfiora il milione e 400.000 euro per la parte italiana, mentre per la parte svizzera ammonta a 200.000 franchi. L’investimento è coperto quasi per intero dai fondi europei.