Vacanze

In Ticino boom di turisti: saranno dolori per il traffico?

Parlano Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotelleriesuisse Ticino, e Oliver Keller, presidente dell’Associazione Case & Appartamenti di Vacanza in Ticino – «A Pasqua riservazioni in hotel e case affittate ancor prima di conoscere le previsioni meteo: pieno di visitatori, sulle strade sarà dura»
CdT/Gabriele Putzu
Michele Montanari
23.03.2021 19:54

Dopo lo stop forzato del 2020, il Ticino, come da tradizione, torna ad essere meta ambita per la Pasqua. Talmente desiderata dai turisti provenienti da oltre San Gottardo che quest’anno le riservazioni sono arrivate con largo anticipo, ancor prima di conoscere le previsioni meteo. Nei luoghi più gettonati dai visitatori, come Ascona, Locarno e Lugano, si è deciso di introdurre l’obbligo di mascherina anche all’aperto, perlomeno nelle zone a rischio assembramenti. Con Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotelleriesuisse Ticino, e Oliver Keller, presidente dell’Associazione Case & Appartamenti di Vacanza in Ticino (ACAV) e responsabile del sito casafile.ch, abbiamo parlato della situazione turistica che si paleserà nei prossimi giorni, quando i visitatori arriveranno in massa nonostante la pandemia.

Prenotazioni senza conoscere le previsioni meteo

Che si parli di hotel o di case per le vacanze, le riservazioni hanno iniziato a fioccare già diverse settimane fa, molto prima di conoscere le previsioni meteo. Secondo Lorenzo Pianezzi è questa la grande particolarità del 2021, visto che il Ticino è sempre stato una meta privilegiata dagli svizzerotedeschi e dai romandi. «Vogliono venire in Ticino indipendentemente dal fatto che ci sia bel tempo o brutto tempo», fa notare il presidente di Hotelleriesuisse Ticino. E Oliver Keller conferma il trend: «Le prenotazioni sono arrivate con largo anticipo quest’anno. Certo possono esserci disdette in caso di maltempo, ma al momento abbiamo davvero registrato numeri importanti sul nostro sito casafile.ch».

La rinascita dopo il «restate a casa»

Il primo anno della pandemia verrà ricordato anche per quel «restate a casa» che il Ticino, la scorsa Pasqua, ha indirizzato al resto della Svizzera. Ma in questo 2021, seppur con alcune restrizioni, come la chiusura dei ristoranti, per parte del settore turistico sembra essere una rinascita. «È un anno speciale - spiega Keller -. Nel 2020 il messaggio di restare a casa è stato recepito, c’era in giro pochissima gente. Non solo non sono stati affittati appartamenti, ma gli stessi proprietari di case non sono venuti in Ticino. Probabilmente per molti visitatori case e appartamenti di vacanza offrono più sicurezza dal punto di vista igienico e i locali vengono utilizzati unicamente dal nucleo familiare, quindi chi teme il contatto con altre persone può trovare il suo spazio». Basti pensare che le visite sul portale casafile.ch da gennaio a marzo sono aumentate del 173% rispetto al 2019 (non avrebbe senso fare un paragone con il 2020, visto il blocco del turismo, ndr). Se nel 2019 si parlava del 75% di turisti svizzeri, quest’anno sono il 90%: gli arrivi dalla Germania sono scesi di circa il 25%. Sono inoltre schizzati alle stelle i visitatori dalla Svizzera romanda, con un aumento del 240%. Per quanto riguarda le riservazioni, nei 4 giorni di Pasqua, considerando anche il giovedì, c’è stato un incremento del 143%. Secondo Pianezzi, «sarebbe bello poter dire che il Ticino è mancato così tanto ai turisti che non vedevano l’ora di tornare, ma in realtà presumo che questo grande aumento sia dettato dal fatto che altre destinazioni sono ancora precluse: non è ancora così facile viaggiare in giro per il mondo. Non si sa bene cosa possa succedere: se scoppia un nuovo focolaio mentre si è via, diventa complicato rientrare. Le vacanze all’interno della propria Nazione sono ancora quelle predilette». Oltre il 50% delle camere degli alberghi ticinesi è stato prenotato, come detto, con largo anticipo. Numeri che in passato non si raggiungevano prima delle previsioni meteo favorevoli. «C’è una grande voglia di trascorrere del tempo fuori dalle quattro mura domestiche. Io credo che tutto questo sia dovuto anche allo smart working: molta gente è chiusa in casa anche per lavorare. Questo fa crescere ancora di più la voglia di uscire», afferma Pianezzi. Mentre Keller si spinge oltre e parla pure dell’estate: «Le case di vacanza sono già praticamente tutte prenotate anche per luglio e agosto, soprattutto quelle con giardino o con la piscina. Penso che sarà un’ottima stagione per il turismo».

L’anno scorso c’è stato un incremento delle richieste di ticinesi

Ancora presto per i turisti stranieri

La maggior parte delle riservazioni arrivano dalla Svizzera tedesca e romanda. Ma anche i ticinesi, nell’anno del «riscopriamo il nostro territorio», si sono spostati nelle case di vacanza. Il presidente dell’ACAV spiega: «L’anno scorso c’è stato un incremento delle richieste di ticinesi. Hanno riscoperto la regione affittando in Valle di Blenio, in Valle Verzasca o in Vallemaggia. Molti hanno riservato anche case con piscina. Per questa Pasqua non so dire se i ticinesi abbiano continuato in questa direzione». Per i turisti dall’estero è invece ancora presto, sottolinea Pianezzi: «Presumo che gli stranieri per Pasqua si conteranno sulle dita di una mano, anche perché molti Paesi vicini a noi, come l’Italia, la Francia e soprattutto la Germania, non hanno libertà di movimento, tra lockdown e restrizioni. Mentre i turisti che arrivano da posti lontani, come America, Cina o Medio Oriente, non li vedremo prima del 2022».

Misure anti-COVID

In un clima del genere la pandemia sembra dunque alle spalle? Tutt’altro. Detto dei ristoranti chiusi e delle mascherine obbligatorie, anche negli alberghi ci sono direttive da rispettare. Il presidente di Hotelleriesuisse Ticino evidenzia che «in tutti gli alberghi ci sono disinfettanti ovunque, ci sono cartelli che spiegano come comportarsi, tutti i tavoli, dalle sale colazioni a quelle dei ristoranti, sono distanziati e l’uso dell’ascensore è consentito solo agli occupanti della stessa camera. Sono state messe in campo tutte le misure per arginare il più possibile eventuali contagi». Regole ovviamente meno severe per case e appartamenti, ma Keller fa notare che si cerca di sensibilizzare i clienti «sull’igiene negli appartamenti, l’uso di disinfettanti e la pulizia. Ad esempio, consigliamo di non lasciare prodotti aperti nell’appartamento, come il sale, il pepe o l’Aromat. Non ci sono comunque disposizioni federali o cantonali al riguardo».

E il traffico?

Oliver Keller conclude parlando di una problematica che il Ticino conosce fin troppo bene anche nei giorni feriali: il traffico. Con il boom di turisti, saranno dolori sulle strade? «Bisogna pensare sin da ora a come affrontare la questione del traffico. Bisognerebbe ragionare su come implementare la gestione della viabilità. Non parlo solo delle classiche colonne al San Gottardo, ma anche, ad esempio, della circolazione sul Piano di Magadino: teniamo presente che tra le mete più gettonate dagli svizzeri, dove abbiamo registrato molte riservazioni, ci sono Ascona, Locarno, la Valle Verzasca e la Vallemaggia. Noi a chi affitta consigliamo una maggiore flessibilità, quindi magari non una vacanza da sabato a sabato. Chiediamo di considerare partenze infrasettimanali, perché la situazione sulle strade sarà dura».

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