In Ticino gli aborti sono in forte calo

BELLINZONA Le interruzioni di gravidanza sono in forte diminuzione, in Ticino e in generale in tutta la Svizzera. Le cifre del 2014 parlano chiaro: il numero di aborti è sceso in Ticino da 528 a 452, mentre a livello nazionale da 10.484 a 10.249. Si tratta del numero più basso da quando è entrata in vigore, il 1. ottobre 2002, la nuova legge sull'aborto. Legge che sancisce il diritto della donna di decidere di interrompere la gravidanza non desiderata entro le prime 12 settimane.
Ma come interpretare questo calo? Lo abbiamo chiesto a Danuta Reinholz, medico cantonale aggiunto. «Uno dei motivi che stanno a monte è il lavoro svolto sul territorio con i gruppi sensibili: adolescenti, migranti e le donne dopo la gravidanza». Il numero di interruzioni di gravidanza tra le adolescenti (15-19 anni) è diminuito rispetto al 2013 di sei unità. «Gli adolescenti pensano di sapere già tutto sul sesso e su come prevenire una gravidanza, ma spesso alla fine non è così. Per questo, i Centri di pianificazione familiare (CPF) svolgono un lavoro enorme di formazione con gli allievi delle scuole medie».
I CPF si trovano negli ospedali di Lugano, Bellinzona, Mendrisio e Locarno e il servizio fornisce consulenze specialistiche nel campo della salute sessuale e riproduttiva e della pianificazione familiare. Tra gli obiettivi vi è la prevenzione delle gravidanze indesiderate e la collaborazione con gli istituti scolastici. «Oltre agli adolescenti, i CPF intervengono in modo importante anche presso gli studi medici, soprattutto di ginecologia per prevenire gli aborti nelle donne che hanno appena partorito. Spesso si pensa, erroneamente, che le donne che hanno appena partorito non possano rimanere incinte. Ed è in queste situazioni che casca l'asino. E dopo il parto il corpo non è pronto per una nuova gravidanza».
Il servizio completo in edicola nell'edizione odierna del Corriere del Ticino.