In Ticino sono comparsi striscioni pro-lupo e contro Claudio Zali

Nelle scorse notti, in Ticino, sono comparsi alcuni striscioni a favore del lupo e, al contempo, piuttosto critici (ed eloquenti) nei confronti del consigliere di Stato Claudio Zali. L'azione, firmata dal gruppo Wolf Army Ticino, «vuole ricordare l’importanza della politica nella gestione del lupo e di come basti una rielezione non sicura per cambiare rotta da un giorno all’altro» si legge in un comunicato diffuso in serata alle redazioni.
E ancora: «La biodiversità non è della politica, la biodiversità fa parte della qualità della vita e del benessere della popolazione. La politica deve legiferare, non annientare. Studi scientifici, rapporti dei vari biologi e i dati degli stessi organi cantonali, parlano tutti di una mancanza di protezione delle greggi, che porta a spalancare le porte al lupo, che fino a prova contraria fa il lupo».
Allo stesso modo, prosegue il comunicato, «i politici fanno i politici e quando la cadrega scricchiola, sono anche disposti a buttare via anni di protezione del grande predatore, della natura e della biodiversità per una manciata di voti».
«È una vergogna» chiosa il gruppo. «Questa azione sarà solo la prima di una lunga serie».