In Ticino un'azienda su quattro paga i fornitori in ritardo

Un'azienda svizzera su cinque paga in ritardo i suoi fornitori e la quota arriva a una su quattro in Ticino, il cantone in cui i termini vengono meno rispettati: è quanto emerge da un'analisi periodica realizzata dalla società di informazioni economiche Dun and Bradstreet (D&B) sul comparto B2B (cioè business-to-business, vale a dire impresa verso impresa).
Nell'insieme del paese nel corso del primo semestre per il 20,5% delle fatture non è stato rispettato il termine di pagamento, a fronte del 18,5% registrato nello stesso periodo del 2024: si tratta del dato più elevato dal 2020. Nello spazio di dodici mesi il ritardo medio è però sceso lievemente, passando da 14,9 a 14,8 giorni.
Le differenze settoriali sono importanti. Pagano tardi - D&B valuta 1,5 milioni di fatture B2B ogni mese - le aziende attive nella ristorazione (30,7%), nel commercio di automobili (28,4%), nell'editoria (28,2%) e nella logistica (27,1%). I migliori pagatori sono invece banche e assicurazioni (9,5%).
A livello regionale spiccano i ritardi del Ticino (26,7%), che con un peggioramento di 1,1 punti ha superato Zugo (24,7%) nella classifica. Seguono Ginevra (24,2%), Neuchâtel (23,6%) e Friburgo (22,2%). I Grigioni (17,2%) peggiorano a loro volta, di 1,9 punti, e si inseriscono al 16esimo rango. Le ditte che fanno più onore ai loro impegni sono quelle di Uri (9,9% sono in ritardo), Obvaldo (10,7%) e Appenzello Interno (12,1%).