La sentenza

In Tunisia è stato riaperto il caso Swagg Man

Il rapper franco-tunisino, sui cui conti erano finiti diversi milioni sottratti alla Banca Raiffeisen di Lugano nel 2018, si è visto annullare dalla Corte di cassazione la sentenza assolutoria per riciclaggio di denaro - Si attende un nuovo giudizio
©Swagg Man/Instagram
Federico Storni
03.02.2023 06:00

Nuovo colpo di scena nella vicenda che riguarda il rapper franco-tunisino Swagg Man, accusato di essere coinvolto nella truffa perpetrata da un ticinese (nel frattempo condannato) ai danni della banca Raiffeisen di Lugano. I soldi sottratti dal ticinese sarebbero infatti confluiti sui conti del cantante francese, alcuni negli Stati Uniti (nel frattempo recuperati) altri in Tunisia (sei milioni di franchi circa, tuttora bloccati nel paese nordafricano). L’ultima novità, proprio dalla Tunisia, è che nelle scorse settimane la locale Corte di cassazione (grossomodo l’equivalente del nostro Tribunale federale) ha di fatto riaperto il caso, annullando la sorprendente sentenza assolutoria emanata dalla Corte d’Appello un anno fa di questi tempi, dopo che Swagg Man era stato condannato in prima istanza a cinque anni di carcere per riciclaggio di denaro. Ora sul caso dovrà esprimersi nuovamente la Corte d’Appello tunisina.

Quelle strano scambio di mail

La Corte di cassazione non ha ancora depositato le motivazioni della propria decisione, ma l’impressione è che abbia compiuto un apprezzamento diverso su uno scambio di e-mail fra Swagg Man e tale D.S., impiegato per una fantomatica ditta svizzera di nome Nimrod Advising. Scambio prodotto dai difensori del cantante proprio in Appello e capace di convincere la Corte (vedi suggeriti) che non sapesse che si stava prestando a riciclare denaro rubato. Sulla veridicità di queste e-mail vi erano peraltro forti dubbi già in sede d’Appello, sia per il bizzarro scenario che dipingevano (l’acquisto di macchinari da diporto dal NordEuropa attraverso una società immobiliare in Florida), sia per diverse incongruenze. Swagg Man, dopo la sentenza assolutoria, aveva potuto lasciare la Tunisia dopo due anni di carcere. Difficilmente si presenterà al nuovo processo. Non l’ha fatto, ad esempio, nel maggio del 2022 quando, sempre in Tunisia, è stato condannato con la sua compagna a tre anni di carcere per aver truffato un imprenditore del posto.

Figlio del caso

L’incontro tra il ticinese e Swagg Man è sempre stato descritto come frutto del caso. Il ticinese aveva cercato qualcuno sul dark web che potesse convertigli il denaro rubato alla banca in Bitcoin per ritornarglielo pulito, e all’annuncio ha risposto il rapper. Che ben difficilmente gli avrebbe tornato i soldi.

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