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Inciampa a Como e si ferisce: donna svizzera viene risarcita con 13.000 euro

La signora era caduta nell'estate 2024 mentre camminava su un marciapiede di via Paoli, a causa di una sconnessione dell'asfalto: il Comune pagherà 2.500 di franchigia, mentre il resto sarà coperto dall'assicurazione
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Red. Online
06.11.2025 17:10

Era inciampata, ferendosi, su un marciapiede a Como e ora verrà risarcita con 13.000 euro. È questo l'accordo con cui è stato risolto il caso di cui è stata protagonista, nell'estate del 2024, una donna svizzera vittima di una caduta in via Paoli, a causa di una sconnessione dell'asfalto. Come scrive QuiComo, la signora, che stava camminando lungo il marciapiede, aveva perso l'equilibrio ed era finita a terra. Nella caduta, si era procurata una frattura all'omero sinistro e un trauma al polso. Ferite che erano state refertate in una clinica di Lugano. 

A distanza di mesi dall'incidente, la società di consulenza dell'assicurazione, Sircus srl, ha verificato la veridicità del racconto della donna, confermato anche da un testimone presente sul posto il giorno dell'incidente. Da questa analisi, è emersa una parziale responsabilità del Comune di Como. Le verifiche condotte hanno infatti confermato la presenza di un lieve dislivello sull'asfalto nel punto in cui la donna era caduta. 

Non solo: come scrive ancora QuiComo, il medico legale della compagnia ha evidenziato una compatibilità tra le ferite riportate dalla signora e la dinamica della caduta, stimando  un’invalidità permanente del 10%. Secondo le tabelle di riferimento, il danno complessivo ammonterebbe a circa 26.000 euro. 

Tuttavia, per evitare un contenzioso, Comune e assicurazione hanno deciso di chiudere il caso con un accordo bonario. Alla donna, come detto, verranno versati 13.000 euro di risarcimento. Il comune pagherà 2.500 euro di franchigia, mentre il resto verrà coperto dall'assicurazione. 

Dalle verifiche tecniche era emersa una parziale responsabilità dell'ente a causa della sconnessione dell'asfalto, ma è stato anche riconosciuto un di colpa del 50% da parte della donna che «avrebbe potuto notare il dislivello e procedere con più attenzione». Tuttavia, grazie all'accordo, la pratica è stata chiusa, senza ricorrere al giudice.