"Innovazione sia la parola chiave"

Con la nomina del direttore Simone Bernasconi il centro di competenze alle Officine FFS è operativo
Il direttore del Centro di competenza Simone Bernasconi tra il consigliere di Stato Christian Vitta ed il presidente del Consiglio di Fondazione Felice Zanetti. (Foto Crinari)
Red. Online
28.05.2015 17:30

BELLINZONA - Il portafogli del Centro di competenza in materia di mobilità sostenibile e ferroviaria è già ben fornito di progetti innovativi da sviluppare alle Officine FFS di Bellinzona tanto nell'ambito tecnologico, quanto in quello della formazione. Alla porta dell'ufficio dove si è insediato, fresco di nomina (vedi CdT di ieri), il direttore Simone Bernasconi (che entrerà ufficialmente in carica il 1. settembre) ha già bussato il gruppo Stadler RAIL. Il leader svizzero nella costruzione di veicoli ferroviari ha chiesto se il Centro di competenza può offrire una formazione specifica per il suo settore dicendosi disposto a finanziarla. Si è inoltre fatta avanti una azienda del Mendrisiotto con un proprio progetto per sondare la disponibilità del Centro di competenza a volerlo sviluppare congiuntamente. «Ora abbiamo finalmente la struttura per approfondire quanto di innovativo in campo ferroviario si sta muovendo non solo in Ticino, ma anche nel resto della Svizzera» ha evidenziato Felice Zanetti, presidente del Consiglio di Fondazione del Centro di competenza, nell'incontro con la stampa durante il quale sono stati presentati il direttore e l'impostazione dell'attività che verrà svolta nella struttura basata allo stabilimento industriale cittadino. Ai due progetti citati da Antonio Brina, che nel Consiglio di Fondazione rappresenta il Cantone, si aggiungono altrettanti su cui puntano le FFS, rappresentate dal responsabile degli stabilimenti industriali dell'ex regia federale Ferruccio Bianchi: il primo riguarda il trasporto combinato, l'altro la sicurezza dei materiali.

Oltre allo sviluppo di progetti innovativi che dovranno essere la linfa per assicurare alle Officine FFS di Bellinzona una prospettiva di sviluppo a medio-lungo termine, il Centro di competenza mira a diventare un istituto di riferimento nel campo della formazione. Campo che per quanto riguarda il settore dei trasporti ferroviari in Svizzera è del tutto sguarnito. Grazie alla collaborazione in particolare con la SUPSI si intendono così creare dei percorsi formativi specifici così da riuscire a colmare questa lacuna.

Carne al fuoco ce n'è parecchia, ora non resta che iniziare a lavorare. E le attese risposte nel Centro di competenza sono tante, ha rilevato il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta, che del Centro di competenza è se non il padre, perlomeno il padrino. È stato infatti lui, nella sua precedente attività professionale, l'estensore dello studio di fattibilità sfociato poi nel messaggio governativo che garantisce alla struttura un finanziamento di oltre 2 milioni sull'arco di quattro anni e che è stato approvato con voto quasi unanime dal Gran Consiglio. Christian Vitta ha insistito sull'innovazione della quale dovrà esser foriero il Centro di competenza. Quell'innovazione che dev'essere la parola chiave per il Ticino e per la sua economia: solo con l'innovazione sarà possibile ritagliarsi nuovi spazi, nello specifico in ambito industriale. Del resto l'obiettivo primario del Centro di competenza è proprio lo sviluppo di progetti innovativi mettendo in rete le risorse e le competenze già presenti sul territorio cantonale. Lo ha ribadito il neo direttore Simone Bernasconi, che nella fase di avvio del Centro di competenza sarà coadiuvato da Giuliano Montanaro. Immaginare e anticipare il futuro per costruire un cammino chiaro e concreto è la sua strategia. Nel concreto, il lavoro che lo attende nei prossimi mesi sarà quello di approfondire una prima serie di potenziali progetti delle FFS, delle aziende attive sul territorio e della SUPSI, così come le esigenze settoriali in ambito formativo.