Inquinamento del Ceresio, la svolta di Lavena Ponte Tresa

L’Italia ha a cuore il Ceresio. Le cui acque, un domani, saranno meno inquinate. Grazie alla giunta comunale di Lavena Ponte Tresa. E, di riflesso, al piano di risanamento della rete delle acque reflue, mirato proprio a un abbassamento del livello di inquinamento del lago.
La giunta, in questi giorni, ha approvato il progetto definitivo predisposto da Alfa – il gestore del servizio – e relativo a opere per un importo di 2 milioni e 166 mila euro. I lavori interesseranno, nello specifico, piazza Gramsci e le vie Zanoni, Zoni, Boschiva, Marconi, Raina, Viconago, la salita al Roccolo e il lungo Tresa all’altezza del centro sportivo.
Finanziati grazie alla partecipazione a un bando Interreg, i lavori – come confermato dal sindaco Massimo Mastromarino – inizieranno già nel corso dell’anno. Si tratta, in particolare, di «opere di adeguamento fognario, separazione delle reti bianche e scure, di riduzione delle portate parassite di acque bianche al collettore, di adeguamento di alcuni scolmatori esistenti» ha spiegato lo stesso Mastromarino. Il quale si è detto soddisfatto «del raggiungimento di un ulteriore obiettivo di miglioramento ambientale del sistema idrico integrato, fortemente voluto dalla nostra amministrazione e iniziato con gli interventi prima alle pompe di sollevamento nel 2017 e poi con il ''patto per la Lombardia'' dal 2020».
«Il piano di interventi che verranno realizzati è il proseguimento delle progettualità avviate già a partire dal 2017 per individuare e risolvere tutti i problemi strutturali che portavano reflui inquinanti nelle acque del lago» ha aggiunto Mastromarino a Varesenews.it. «Lago che, qui, è già balneabile dal 2016, ma che soffriva di alcune criticità in momenti particolari, come in caso di forti precipitazioni. Con questi ultimi interventi strutturali andremo a concludere il grosso dei lavori, poi si tratterà di andare a sistemare problemi minori e localizzati».
In precedenza, Lavena Ponte Tresa aveva pure approvato il progetto che permetterà di convogliare le acque della montagna nel torrente Lavena fino al lago, mettendo in sicurezza gran parte dell’abitato. Acque che «hanno causato, con l’alluvione del 7 giugno 2020, allagamenti e danni alle abitazioni di via Pianazzo, di via delle Camelie, via Prada, via Taiana e piazza Diaz» ha detto Mastromarino. «Siamo molto soddisfatti perché il nostro paese sta cambiando in modo profondo» ha detto ancora il sindaco.
A beneficiare del bando Interreg saranno anche i Comuni di Brusimpiano e Porto Ceresio, dove la balneabilità è vietata nell’area che dal fronte stazione si estende a sinistra guardando il lago, complici casi di sversamenti e inquinamento del torrente Bolletta. Comuni che a breve approveranno i loro progetti.