Manifestazione

Io l’8 ogni giorno insieme alle donne e al movimento di protesta in Iran

Il collettivo ha organizzato a Lugano un presidio di solidarietà con chi è sceso in strada a denunciare il regime che «viola i diritti umani» - Manifestazioni in più di 150 città di tutto il mondo - VIDEO
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
01.10.2022 17:00

Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno ha organizzato quest'oggi alle 16.30 in Piazza Indipendenza a Lugano un presidio di solidarietà con le donne iraniane e con il movimento di protesta che in questi giorni è sceso in strada in Iran per denunciare un regime che, si legge in una nota, «sistematicamente viola i diritti umani, la libertà di espressione, i diritti delle donne e di altre minoranze oppresse».

Nel manifesto di invito all'evento del collettivo si legge: «L’uccisione di Mahsa Amini, ventiduenne curda-iraniana, da parte della polizia morale lo scorso 16 settembre perché non rispettava il rigido codice di abbigliamento della Repubblica islamica, ha portato alla luce, agli occhi del mondo intero, la condizione di oppressione delle donne nel sistema patriarcale iraniano. Questa cruenta uccisione ha scatenato proteste in tutto il paese. Migliaia di donne sono scese in piazza e hanno sfilato il velo, scandendo lo slogan "Donna, vita, libertà". Il movimento di protesta di questi giorni è il più importante che ha conosciuto l’Iran dalla rivoluzione del  1979. Al centro delle manifestazioni non vi è solo la rivendicazione di libertà delle donne rispetto al severo codice di abbigliamento, ma anche la denuncia di un sistema di discriminazione che colpisce le donne in più ambiti della loro vita: dal difficile accesso al divorzio al minore valore giuridico riconosciuto nei tribunali alle donne rispetto agli uomini. Il movimento di protesta sta subendo una feroce repressione, di dimensioni ancora maggiori di quello che traspare nei media occidentali: decine di manifestanti uccisi/e e migliaia di persone arrestate. Ciononostante la mobilitazione continua a crescere, estendendosi a tutto il paese e coinvolgendo anche altre minoranze oppresse dal regime». Il collettivo ha espresso «solidarietà e vicinanza con le coraggiose donne che sfidano il regime e che si battono per l’emancipazione e la giustizia sociale». Manifestazioni a sostegno delle proteste in corso da due settimane in Iran per la morte di Mahsa Amini si sono svolte in oltre 150 città in tutto il mondo. Cortei e sit-in sono stati organizzati da Roma a Tokyo per chiedere «giustizia per Mahsa» e condannare la repressione delle autorità contro i dimostranti, che ha provocato finora almeno 83 vittime.