Irregolarità legate agli aiuti COVID, grane per l’ex presidente PPD cittadino

Un procedimento penale per irregolarità finanziarie sarebbe stato aperto nei confronti dell’ex presidente del PPD di Locarno, nonché ex consigliere comunale, Alberto Akai. Ad anticiparlo sul suo portale è stata in serata laRegione. Le irregolarità, che per il momento non vengono meglio definite, sembrerebbero legate all’ottenimento degli aiuti elargiti dallo Stato per sostenere le attività economiche durante la pandemia e i relativi periodi di chiusura. Insomma, nell’ambito dei cosiddetti aiuti COVID, che Akai, ristoratore, avrebbe richiesto.
Se il Ministero pubblico non ha confermato e non ha smentito queste informazioni al quotidiano bellinzonese per «esigenze istruttorie», dal suo canto il Corriere del Ticino ha tentato di contattare il diretto interessato, nonché il suo legale. Ma tutti i tentativi si sono rivelati vani.
Indagini già da qualche mese
L’apertura dell’inchiesta, che stando a informazioni del CdT sarebbe però datata di qualche tempo, fornirebbe un’ulteriore spiegazione alle inaspettate dimissioni (anticipate dal nostro giornale il 1. dicembre scorso) inoltrate da Akai sia dalla carica di presidente, sia appunto dal Consiglio comunale, che le ha approvate proprio durante la seduta di lunedì. Una partenza appunto inaspettata, perché all’incirca un mese prima, durante l’assemblea del PPD, aveva confermato la volontà di rimettersi a disposizione per la carica.
Nell’annunciare la sua partenza Akai aveva addotto motivazioni «personali e familiari». Sottolineando che si è trattato di «una difficile decisione» e «molto sofferta, per la quale chiedeva «rispetto e comprensione». E aveva concluso confessando che per lui era «il momento di lasciare, potendolo fare ancora a testa alta» e per prendersi «il tempo per rimettere ordine» nella sua vita.
I debiti precedenti
Tra i favoriti per la conquista del secondo seggio in Municipio del PPD, partito che poi non è però riuscito a mantenere i due esponenti nell’Esecutivo, durante la scorsa campagna in vista delle elezioni di aprile Akai aveva annunciato la sua disponibilità a rinunciare ai circa 30.000 franchi di emolumenti annui percepiti come municipale. E questo, ricordiamo, per risanare man mano il debito contratto con il Comune, quantificato tra i 150.000 e 170.000 franchi. Un debito accumulato durante la sua gestione del ristorante Debarcadero, appunto di proprietà della Città, e a seguito della sfortunata esperienza nell’ambito della Rotonda del Festival.