Proteste

Junge Tat manifesta a Bellinzona: «Immigrati a casa»

Il gruppo di estrema destra ieri ha srotolato uno striscione lungo una torre di Castelgrande, chiedendo al Consiglio federale il rimpatrio dei migranti
© Screenshot dal video diffuso da Junge Tat su Telegram
Red. Online
01.10.2023 14:03

«Migrants go home». Immigrati a casa. Questo il messaggio dell'azione dimostrativa del gruppo di estrema destra Junge Tat avvenuta ieri a Bellinzona. Durante quella che è stata definita una «manifestazione lampo», il gruppo ha srotolato uno striscione con la scritta «Immigrati a casa» lungo una delle torri di Castelgrande, chiedendo a gran voce al Consiglio federale il rimpatrio immediato dei migranti. A conferma della protesta, un video diffuso da Junge Tat su Telegram nelle ultime ore. 

E proprio su Telegram, il gruppo di destra radicale ha sottolineato la non casualità di manifestare nel nostro cantone. «A pochi minuti di auto da Bellinzona, ogni giorno centinaia di migranti vengono sorpresi ad attraversare illegalmente il confine», si legge sulla piattaforma. «Invece di deportarli in patria, vengono espulsi dal Paese. Nessuno può o vuole controllare questo fenomeno».

Il gruppo ha quindi invitato il Consiglio federale ad agire e a seguire l'esempio dell'Australia. «Ciò che in Australia è già una prassi da anni, è ciò di cui ha urgentemente bisogno l'Europa per non affondare. Chiudere le frontiere e rimpatriare tutti gli immigrati clandestini è un'operazione attesa da tempo», scrive il gruppo su Telegram.

Sul posto sono prontamente intervenuti gli agenti della polizia comunale e della polizia cantonale, ma al loro arrivo i manifestanti erano già fuggiti. Lo striscione appeso su una delle torri di Castelgrande è stato rimosso.