Locarno

«Karaoke e musica dal vivo: senza "paletti" sarebbe il caos»

Il Municipio risponde picche alla mozione che propone di adottare uno specifico regolamento comunale che lasci più libertà agli esercenti nell'organizzazione di eventi nei locali – «Una semplice notifica non è sufficiente»
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Spartaco De Bernardi
08.08.2025 06:00

I grandi eventi rendono «frizzante» Locarno, in particolare nei mesi estivi, generando al contempo un indotto importante per l’economia dell’intera regione. In attesa di una schiarita al riguardo dell’organizzazione dei concerti open air in piazza Grande dal 2027 al 2031 sempre in «stand by» a causa di un ricorso, la città deve comunque potere essere attrattiva tutto l’anno. Come? Dando la possibilità agli esercenti di organizzare eventi ordinari - quali, ad esempio, serate musicali, dj set karaoke, feste o altre manifestazioni che non comportano un uso accresciuto del locale pubblico senza dover richiedere preventivamente un’autorizzazione. Per gli eventi straordinari, si dovrebbe invece richiedere l’autorizzazione al Municipio. La ricetta proposta dal gruppo del Centro in Consiglio comunale denominata «Per una Locarno viva e dinamica - Nuove regole per incentivare l’economia locale e gli eventi negli esercizi pubblici», non è però gradita all’Esecutivo cittadino. La mozione che postula l’adozione del nuovo Regolamento comunale sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (primi firmatari Barbara Angelini Piva e Giuseppe Abbatiello) è infatti stata preavvisata negativamente da Palazzo Marcacci.

Autorizzazione e consenso

In buona sostanza la compagine municipale guidata dal sindaco Nicola Pini ritiene sufficiente l’attuale normativa contenuta nell’Ordinanza che reca lo stesso nome del Regolamento proposto dal Centro. Viene segnatamente ricordato che ai titolari degli esercizi pubblici cittadini è concessa l’organizzazione di quattro eventi al mese, sempre previa richiesta dell’autorizzazione e con il consenso dei colleghi contigui. Sarebbe inopportuno, sempre a giudizio del Municipio, introdurre un sistema basato sulla semplice notifica, considerata la necessità di garantire il controllo sul rispetto della quiete pubblica, in particolare nelle aree più sensibili, quali piazza Grande e la Città Vecchia, così come di evitare i conflitti tra eventi.

Secondo tentativo

Tutti concetti, questi, che l’Esecutivo aveva peraltro già elencato lo scorso mese di maggio nella risposta ad una interrogazione, sempre del gruppo del Centro. Proprio sulla scorta di quella risposta, che evidentemente non ha soddisfatto i firmatari dell’interrogazione, si è optato per la mozione che propone il nuovo Regolamento comunale sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione. «La concomitanza di più eventi musicali (incluse le manifestazioni cittadine come Moon & Stars ed il Film Festival) - ribadisce il Municipio - ha infatti più volte generato lamentele da parte dei cittadini e screzi fra gli esercenti. In precedenza vigeva un limite ancor più stretto, ovvero dodici eventi annuali al massimo per ogni singolo bar o ristorante».

Situazioni di conflitto da evitare

Per quanto attiene alla necessità di continuare a richiedere un’autorizzazione invece che inoltrare una semplice notifica, l’Esecutivo annota che la seconda eventualità «non consentirebbe alla Polizia di verificare che le condizioni legali siano date e di attuare un efficace controllo delle potenziali situazioni di conflitto fra eventi musicali, in particolare nel comparto di piazza Grande, area da dove proviene il maggior numero di tali richieste». Il tutto ruota poi attorno alla ponderazione di diversi interessi, argomenta ancora il Municipio cittadino. «È nostra responsabilità garantire che lo sviluppo di eventi musicali avvenga in un quadro coerente con la qualità di vita della popolazione, la quiete pubblica e il rispetto delle attività commerciali e abitative adiacenti. Una liberalizzazione eccessiva potrebbe compromettere l’equilibrio già fragile tra diritto all’iniziativa economica e tutela della convivenza civile», precisa Palazzo Marcacci secondo il quale esperienze pregresse ed alcune criticità emerse negli anni, hanno insegnato che l’organizzazione spontanea e poco regolata di eventi musicali «può generare effetti collaterali non trascurabili in tema di rumori molesti, assembramenti o conflitti di vicinato». Da qui la posizione secondo la quale l’attuale sistema «non solo risponde in modo efficace alle esigenze dei diversi attori coinvolti, ma rafforza anche l’immagine di Locarno come Città dinamica, accogliente e ben organizzata», si puntualizza.