L’accordo

Kering stacca un assegno record al Fisco italiano

Il Gruppo ha definito il suo contenzioso con l’Agenzia delle Entrate in Italia - Pagherà 1,25 miliardi di euro, la cifra più alta mai versata nelle casse dell’Erario
La sede di Cadempino della Luxury Goods International. (Foto Zocchetti)
Red. Online
09.05.2019 18:28

LUGANO/MILANO - Il gruppo Kering, titolare tra gli altri del marchio Gucci e Yves Saint-Laurent, ha definito il suo contenzioso con l’Agenzia delle Entrate in Italia. «La definizione comporterà il pagamento di una maggiore imposta pari a 897 milioni di euro - spiega la società - oltre a sanzioni e interessi per un totale pari a 1,25 miliardi di euro». Si tratta dell’assegno più alto mai versato nelle casse dell’Erario.

La vicenda

Stando a quanto ricostruito dalle indagini delle Fiamme Gialle, il gruppo Kering, attraverso «una stabile organizzazione occulta» costituita dalla società svizzera LGI Luxury Goods International, avrebbe evitato di pagare le tasse sulla commercializzazione in Italia di prodotti del marchio Gucci, ma avrebbe pagato solo le imposte svizzere, inferiori al 9%. In sostanza, come ricostruito dall’inchiesta, la Guccio Gucci spa con sede a Firenze, che fa parte del gruppo Kering e che detiene il marchio, avrebbe concesso in uso lo stesso marchio Gucci alla LGI svizzera, anche essa parte del gruppo francese, per la distribuzione nel mondo dei prodotti Gucci. Gli investigatori, però, avrebbero accertato che, in realtà, la maggior parte delle funzioni di commercializzazione dei prodotti non avvenivano in Svizzera ma a Milano, dove ha sede l’unità locale della Guccio Gucci. E su quelle vendite, dunque, stando agli accertamenti, Kering avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia e non in Svizzera. Nell’ambito dell’inchiesta, nei mesi scorsi, era stata effettuata una serie di perquisizioni e tra gli indagati per omessa dichiarazione dei redditi figura anche l’amministratore delegato di Gucci Marco Bizzarri, ritenuto dagli inquirenti l’amministratore di fatto della LGI, attraverso la quale sarebbe stata realizzata l’evasione fiscale.