Ticino

«La buona governance è sempre stata garantita»

I vertici di BancaStato hanno incontrato il Governo e la Commissione di controllo per fare il punto sulla posizione di Enea Petrini nel CdA dell’istituto dopo il cosiddetto «caso Hospita-Lega» – Confermato che l’avvocato lascerà la posizione a fine luglio 2026 – Nel frattempo non farà più parte dell’organo di sorveglianza
©Gabriele Putzu
Paolo Gianinazzi
01.12.2025 20:00

La buona governance di BancaStato «è ed è sempre stata garantita». Allo stesso tempo, però, il Consiglio di amministrazione «ha adottato delle misure riorganizzative relative alle responsabilità dei propri membri». Ossia, come confermatoci dalla stessa banca, il membro del CdA Enea Petrini «non fa più parte della Commissione di Sorveglianza e dei rischi (di cui era presidente dal mese di aprile 2025) fino alla scadenza del suo mandato» poiché «in questo modo la Commissione sarà composta da membri che assicurano la presenza per tutto il 2026». Sì, perché come anticipato in un’intervista esclusiva al Corriere del Ticino, Petrini ha comunicato alla banca la sua intenzione di non sollecitare un ulteriore mandato e dunque il suo incarico scadrà alla fine di luglio del prossimo anno.

Sono questi i punti essenziali emersi oggi pomeriggio dall’incontro a Palazzo delle Orsoline tra i vertici di BancaStato (rappresentati dalla presidente del CdA Michela Ferrari-Testa e dal presidente della direzione generale Fabrizio Cieslakiewicz), la Commissione parlamentare di controllo del mandato pubblico di BancaStato e una delegazione del Consiglio di Stato. Un incontro – di cui ha poi brevemente riferito lo stesso Governo tramite un comunicato stampa – che «ha permesso di fare il punto sulle conclusioni, sulla base degli elementi oggi a disposizione, relative alla posizione dell’avvocato Enea Petrini». Al centro della vicenda, ricordiamo, vi è il fatto che Petrini abbia svolto per conto della Lega dei ticinesi il «famoso» rapporto sulla società Hospita SA – da cui è poi sfociato il cosiddetto «caso Hospita-Lega» che vede coinvolto (e rinviato a giudizio) il sindaco sospeso di Bioggio, Eolo Alberti –, una società che aveva relazioni proprio con BancaStato.

Ora, come precisato nel comunicato stampa, «il Consiglio di Stato è stato informato dal CdA di BancaStato della conclusione dei lavori di approfondimento e di verifica, in base alle informazioni finora note, in relazione alla posizione dell’avv. Enea Petrini» e il CdA ha in sostanza «assicurato al Governo che le verifiche hanno confermato che la buona governance della banca è ed è sempre stata garantita e che il Consiglio (ndr. il CdA di BancaStato) ha adottato delle misure riorganizzative relative alle responsabilità dei propri membri». Come detto, si tratta del fatto che Petrini non fa più parte della Commissione di Sorveglianza e dei rischi della banca.

Detto ciò, nel comunicato si conferma pure che «l’avv. Enea Petrini ha informato, con lettera del 18 novembre 2025, della sua decisione di rinunciare a sollecitare un nuovo mandato come membro del CdA alla scadenza naturale dell’incarico triennale, prevista per fine luglio 2026». Una decisione che, viene precisato, «è stata condivisa con il CdA della Banca».

Viene poi aggiunto che «la Banca ha svolto le proprie verifiche aggiornando regolarmente l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) che ha preso atto della conclusione delle verifiche sulla base delle informazioni oggi a sua disposizione». E anche che «in questi mesi, il CdA ha informato puntualmente il Consiglio di Stato e la Commissione del controllo del mandato pubblico di BancaStato».

Il Governo ha infine fatto sapere che «avvierà ora le procedure per la sostituzione dell’avv. Enea Petrini conformemente ai requisiti ordinari definiti dalla FINMA».

Impossibile saperne di più

Impossibile, allo stato attuale, avere ulteriori informazioni sulle verifiche e gli approfondimenti svolti dalla banca. Il Governo si è rimesso al testo del comunicato stampa, mentre BancaStato, da noi contattata nel pomeriggio, ha declinato l’invito per un’intervista, rimandando anch’essa ai contenuti del comunicato stampa del Governo. La FINMA, invece, da noi contattata nelle scorse settimane ha semplicemente fatto sapere che «conformemente alle norme e alle prassi vigenti, la FINMA non rilascia in linea di principio dichiarazioni in merito alla propria attività di vigilanza o a casi concreti, né su eventuali indagini o procedimenti». Anche dalla Commissione parlamentare di controllo oggi non è stato possibile ottenere un commento sulla vicenda.

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