Il caso

La Calancasca scorre... verso i Comuni

Buseno, Castaneda, Grono e Roveredo nonché il Cantone vogliono far valere il diritto di riversione degli impianti - Investimento di oltre un milione - Si va verso la costituzione di una nuova società
© CdT/Archivio
Alan Del Don
07.12.2022 16:13

La Calancasca dovrebbe presto passare in mani pubbliche. I Comuni di Buseno, Castaneda, Grono e Roveredo nonché il Cantone intendono far valere il diritto di riversione ancorato nelle concessioni rilasciate negli anni 1918 e 1919 per lo sfruttamento delle forze idriche del fiume. Permessi che scadranno il 29 dicembre 2028. Il tempo però stringe in quanto cinque anni prima (quindi nel 2023) occorre notificare in maniera vincolante la decisione alla Calancasca SA, l’attuale concessionaria che produce energia elettrica nella centrale del Sassello fra Roveredo e San Vittore. L’investimento per l’elaborazione del progetto di concessione ammonta a 600.000 franchi, di cui metà a carico dei quattro villaggi del Moesano e l’altra metà che verrà sborsata da Coira. Una somma alla quale va aggiunto mezzo milione per l’esercizio del diritto di riversione (233.000 franchi da parte del Cantone ed il resto sobbarcato dagli enti locali interessati).

«Una grande opportunità»

Per i paesi si tratta di «una grande opportunità per rafforzare a lunga scadenza la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nonché il valore aggiunto delle forze idriche nella regione (...). Una valutazione delle informazioni base disponibili dimostra che la continuazione dell’esercizio degli impianti idroelettrici risulterà economica con alta probabilità», si legge nel messaggio che verrà discusso dal Legislativo di Grono mercoledì 14 dicembre, come appreso oggi dal CdT. Il plenum sarà chiamato a dire sì al principio e ad accogliere la quota parte che spetta al Comune, ossia 70.000 franchi per la riversione e 78.600 per la concessione. Il Municipio di Roveredo ha già dato luce verde al «suo» credito inerente l’elaborazione del progetto definitivo. La produzione annua al Sassello è di 95 gigawattora. Salvo sorprese per la continuazione dell’esercizio si opterà per la costituzione di una nuova società idroelettrica con partecipazione maggioritaria dei Comuni e del Cantone.

Il sì appare scontatissimo

«Per il rilascio della nuova concessione nonché per il modo e l’entità delle partecipazioni dei Comuni allo sfruttamento delle forze idriche della Calancasca i quattro Comuni decideranno in data successiva basandosi sul progetto di concessione ancora» da affinare, conclude il messaggio trasmesso dall’Esecutivo di Grono al Consiglio comunale. La speciale commissione lo ha preavvisato favorevolmente; pertanto lo storico sì dell’ente locale alla riversione è certo.