URC2022

La Capanna Monte Bar come una piccola base militare

Una ventina di soldati svolge operazioni logistiche dal rifugio, il gestore «Seo» Santese: «Si comportano molto bene, i turisti sono incuriositi» - FOTO
©Seo Santese
Michele Montanari
05.07.2022 12:29

In occasione della Ukraine Recovery Conference 2022 di Lugano, la Capanna Monte Bar si è trasformata in una piccola base militare. Serge «Seo» Santese, gestore del rifugio del Club Alpino Svizzero (CAS) insieme a James Mauri, racconta la particolare esperienza: «Ci sono una ventina di militari che fanno turni di guardia alle loro installazioni e infrastrutture. Hanno metà capanna a loro disposizione, l’altra metà la affittiamo regolarmente».

La convivenza tra i soldati e i normali avventori non crea alcun tipo di disagio, anzi suscita la curiosità dei turisti. Santese spiega: «I ragazzi si comportano bene: fanno turni di 6 ore di lavoro a testa, dormono 8 ore, e noi gli serviamo da mangiare. Tutto sta funzionando molto bene, si comportano egregiamente. Si vede che sono in servizio e sono ligi al dovere. I militari stanno in un tavolo in fondo alla sala e non sono mai più di 6 o 7 alla volta, dunque i clienti sono sempre in numero superiore».

Ma che lavoro svolgono concretamente i militari? «Sono addetti alle trasmissioni, non sono truppe combattenti. Hanno un ruolo logistico, di comunicazione», sottolinea il gestore del rifugio. «Il CAS collabora da anni con l’esercito: molte capanne sono difficili da raggiungere e i militari portano il legname da bruciare in cambio di pernottamenti. In questo caso però pagano, hanno riservato gli spazi perché gli costa meno stare qua a mangiare e dormire piuttosto che tornare fino a Rivera o al Ceneri», conclude Santese, lasciando la parola ad alcune foto: il colpo d'occhio è davvero straordinario.

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