Lugano

La carica dei mille per l'Innovation Day

In attesa che il Consiglio comunale di Lugano ratifichi il trasferimento del Lifestyle Tech Competence Center in via Peri, la giornata organizzata dallo stesso con Dagorà ha riempito il LAC - «Sarà un magnete per attrarre nuove aziende sul territorio»
La futura sede, probabilmente. ©CdT/Chiara Zocchetti
14.03.2023 06:00

Sul palco della sala del teatro del LAC c’erano delle piante di bambù e degli ulivi secolari riconoscibili dal tronco, in vaso, illuminati dalla luce da palcoscenico e accompagnati da conferenze in inglese. Si è parlato di innovazione e tecnologia e, a calpestare quelle lastre di granito sopracenerino, sono state oltre mille persone, provenienti da tutta Europa e principalmente dal Ticino, dalla Svizzera tedesca e dall’Italia. Con la presenza di oltre 80 relatori di aziende riconosciute sul panorama economico internazionale, il Lifestyle Innovation Day, giunto alla sua seconda edizione, organizzato da Dagorà e Lifestyle Tech Competence Center (in seguito LTCC), è stato sicuramente ricco di spunti per gli imprenditori accorsi, che hanno potuto ascoltare i consigli e le strategie aziendali dei rappresentanti. In particolare, come suggerisce il nome dell’evento, in relazione al settore del lifestyle; lo stile di vita in italiano. Quattro i rami in cui questo concetto è stato declinato ieri nelle varie conferenze: settore della moda e del lusso; commercio al dettaglio; cosmetici, salute e cibo; e destinazione Svizzera: accesso ai capitali di ricerca e sviluppo. Tutti argomenti trattati sempre nell’ottica di alcune trasformazioni in atto: quella della sostenibilità, quella di un settore tecnologico in continuo mutamento o quella del rimanere al passo coi tempi dei consumatori.

Prospettive di crescita

In attesa della votazione di settimana prossima in Consiglio comunale a Lugano per il contributo di 250'000 franchi annui per l’ampliamento e il trasferimento del centro di competenze LTCC da Manno a Lugano, in via Peri, i discorsi ufficiali di benvenuto del sindaco di Lugano, Michele Foletti, del direttore della Divisione dell’economia del Canton Ticino, Stefano Rizzi, e della presidente dell’Università della Svizzera Italiana, Monica Duca Widmer, hanno calcato sull’importanza dell’innovazione nell’economia, dei partenariati pubblico-privato e delle relazioni fra il mondo accademico e quello economico. Quest’ultimo è proprio il nucleo del LTCC. Come ci spiega Pietro Poretti, direttore dello Sviluppo economico della Città di Lugano, fra gli affollati e illuminati corridoi del LAC, «la relazione fra il mondo privato e quello della ricerca è il punto centrale del Centro di competenze LTCC, che fa parte dell’Innovation Park Switzerland-Ticino e che può essere un magnete per attrarre nuove aziende sul territorio. Con un’ubicazione più spaziosa in via Peri e, a livello d’immagine, più prestigiosa, il Centro potrà crescere più facilmente».

«Facilitiamo la collaborazione»

Il Centro di competenze LTCC, detto in parole povere, ha lo scopo di aiutare le aziende a fare innovazione. Il suo presidente, Carlo Terreni, ha sviluppato la sua conferenza su tre fattori fondamentali che il settore economico non può fare a meno di considerare: la sostenibilità, la tecnologia che scuote gli equilibri e la generazione Z, vale a dire i ragazzi nati dopo il 1995 e cresciuti con la tecnologia, che più gli anni passano e più guadagnano importanza sia nella quota di consumatori, sia di talenti da impiegare nelle aziende. Per concludere il suo intervento, Carlo Terreni ha ricordato ai partecipanti l’importanza di fare networking, ossia di tessere relazioni: «Per fare innovazione - ci spiega il giovane presidente - sono fondamentali la competenza e il talento. Gli eventi come questo, o la partecipazione ai centri di competenze come il nostro, servono a trovare persone e idee da implementare nella pratica. L’LTCC è infatti un polo di ricerca con lo scopo di di facilitare la collaborazione nei progetti di ricerca e cofinanziarli». Il Centro di competenze intrattiene già oggi diverse collaborazioni con aziende riconosciute. Ma cos’hanno in comune due aziende diverse fra loro, unite soltanto dal nome lifestyle? «Le tendenze sono spesso simili. Approcciarsi alla generazione Z è importante sia per aziende che lavorano nell’alimentazione, sia nella moda. Ovviamente in modo diverso. La stessa cosa vale per il commercio on-line o la sostenibilità. In alcuni casi ci sono fattori simili, in altri meno. Ma è importante anche vedere cosa accade negli altri settori».

Parola d’ordine: sostenibilità

A detta degli esperti, la sostenibilità oggi è un vantaggio per diventare competitivi. Lo sviluppo sociale e ambientale sono diventati requisiti necessari per essere accettati dai consumatori. Oggi, come spiegato dal rappresentante di una nota azienda del settore della moda, l’innovazione, da lineare, è diventata circolare. Nel senso che ha l’obiettivo di evitare i rifiuti riciclando le risorse alla fine del loro ciclo produttivo. Per dirlo in modo poetico: ridare alla terra ciò che è della terra. Gli esempi di questo approccio ieri sono stati molti: la ricerca di nuovi materiali, la sostituzione del poliestere con la cellulosa, l’implementazione di sistemi intelligenti di riscaldamento, l’utilizzo di tecnologie che usano le risorse in modo mirato, la transizione tessile e, addirittura, la pulizia dello spazio, inteso come universo, dai rifiuti dei satelliti.

«Speriamo in bene»

Chiudiamo citando un conferenziere del settore delle nuove tecnologie: «L’innovazione non ha codice postale. Se non si fa a Lugano si fa da un’altra parte». Al mercato, in altre parole, non importa se l’LTCC si trasferirà in via Peri. È semmai un’opportunità per la Città. «Speriamo in bene», ha detto Poretti al termine della nostra breve intervista. Il riferimento è all’imminente seduta di Consiglio comunale.