Pianificazione

La «Cattedrale», il Central park e la Bellinzona che non t’aspetti

Il quartiere che sorgerà al posto delle Officine FFS avrà quale fulcro l’imponente edificio protetto che sarà immerso nel verde e, ai lati, fioriranno le costruzioni - Si creerà un’area unica fra il moderno comparto, la stazione e il centro storico - L’esempio da seguire è quello dell’Allmend di Lucerna
I progetti verranno svelati fra un mese: intanto ecco la «visione» delle Ferrovie. © FFS Immobili
Alan Del Don
16.09.2020 17:02

Un elefante in mezzo al verde. E, attorno, una «cittadella» nella Città che si snoda dalla stazione sia verso sud (il centro storico) sia in direzione nord, creando un’area unica in Ticino e forse anche nel resto della Svizzera. L’avevano promesso, ma forse nemmeno le autorità comunali e cantonali immaginavano un volto così all’avanguardia per il comparto che sorgerà al posto delle attuali Officine FFS di Bellinzona. I progetti elaborati dai cinque team interdisciplinari verranno svelati fra un mese, ma oggi il CdT è in grado di anticiparvi a grandi linee le sembianze del quartiere che si svilupperà a tappe fra il 2030 ed il 2040. L’idea di uno dei gruppi è emersa in modo netto e ha convinto il collegio di esperti che ha visionato i lavori svolti nell’ambito del mandato di studio in parallelo. Verrà approfondita, non prima però di averla condivisa con la popolazione (la mostra è in programma dal 22 ottobre al 7 novembre in piazza del Sole) nella massima trasparenza.

Partecipazione e condivisione

Al centro della zona d’importanza strategica di 120.000 metri quadrati ci sarà quello che abbiamo definito l’elefante, ovvero la «Cattedrale», edificio protetto realizzato un secolo fa per il montaggio delle locomotive. Ricorderà il passato industriale che ha permesso lo sviluppo della Turrita e del Cantone in generale. L’imponente struttura è de facto passata di mano dalle Ferrovie alla Città e al Cantone, che dovranno definirne i contenuti. Che saranno verosimilmente di natura culturale e sociale, senza dimenticare la possibilità di riconvertirla in un centro espositivo. Presto lo sapremo. Arriviamo ora a ciò che verrà realizzato attorno. L’esempio che possiamo farvi è quello dell’area dell’Allmend, a sud di Lucerna, che sull’arco di una quindicina d’anni ha cambiato completamente pelle diventando il modello di una pianificazione esemplare e al passo coi tempi. Per cosa si distingue? Sicuramente per il metodo partecipativo e modulare, per aver saputo abbinare infrastrutture di utilità pubblica come il centro fieristico e lo stadio Swissporarena a residenze private nelle due torri e soprattutto per la grande area verde.

Ecco, piante e fiori li vedremo anche nella capitale ticinese. Senza voler fare paragoni azzardati, ma la «Cattedrale» è destinata a diventare il quarto castello, e come il Montebello ed il Sasso Corbaro sarà avvolta dal verde regalando ai bellinzonesi il loro Central Park, ça va sans dire in versione ridotta rispetto a quello di New York. Non solo. Si creerà un prolungamento naturale con la stazione e la parte alta del Viale, così da dare vita in sostanza ad un corpo unico che si allungherà alle due estremità. Le tre entità saranno collegate e non mancheranno aiuole, panchine e chissà forse pure una fontana.

Le cifre dell’ex regia federale

Ai lati fioriranno le costruzioni, tenendo conto della densificazione; a scopo residenziale, amministrativo, commerciale, formativo, culturale e sociale. Di sicuro vedremo il Parco dell’innovazione, le cooperative d’abitazione intergenerazionale (su circa 6.000 metri quadrati di superficie) che stanno tanto a cuore al Municipio, appartamenti, commerci di prossimità, scuole, ristoranti, magari anche un albergo. Al momento è prematuro fare un elenco. Ricordiamo infatti che circa 7 ettari continueranno ad essere di proprietà delle Ferrovie, mentre Città e Cantone saranno i responsabili dei contenuti per quanto concerne circa 50.000 metri quadri.

A questo proposito va detto che FFS Immobili, sulla propria pagina Internet, in luglio ha indicato alcune cifre prendendo come base una superficie utile di 102.000 metri quadrati. Ebbene, di questi 82.000 sarebbero destinati a scopi residenziali e 20.000 a titolo commerciale. È stato altresì pubblicato un rendering (si veda qui accanto), che però è da considerare unicamente un’indicazione di come potrebbe presentarsi il futuro quartiere. I progetti verranno illustrati fra un mese. E le bocche per ora sono cucite.

In attesa della variante di PR

Dopo la fase di condivisione pubblica delle idee sviluppate dai team interdisciplinari il Municipio allestirà la variante di Piano regolatore da sottoporre al Legislativo cittadino. Il comparto nascerà, a tappe, fra il 2030 ed il 2040: la «cittadella» nella Città.