La chiusura di Satira Ticino

LUGANO - La pagina facebook 'Satira Ticino', capace di richiamare a sé circa 6.500 "mi piace" nel corso della sua esistenza (una cifra notevole per la realtà ticinese), stamattina non c'era più. Al suo posto 'Satira Ticino 2', una sorta di rinascita. Motivo della chiusura? Le accuse da parte di un'altra pagina facebook, in orbita socialista, ('GAS - Gente che Accende la Società') sulla presenza di numerosi "post e commenti razzisti, volgari, intolleranti" non rimossi dagli amministratori della pagina, fra cui spicca il candidato PPD al Gran Consiglio Oreste Pejman, già promotore qualche mese fa della pagina facebook 'Chiediamo le dimissioni di Manuele Bertoli' in seguito al discorso tenuto il 1. agosto dal consigliere di Stato socialista (vedi Suggeriti).
In due diversi post apparsi nella giornata di ieri, lunedì, GAS chiedeva in sostanza a Pejman di prendere posizione riguardo i commenti xenofobi e razzisti apparsi sulla pagina da lui co-amministrata; commenti che arrivavano a suggerire di risolvere il problema Rom con il napalm (vedi i link a lato). Ne è seguita una discussione capace di generare quasi 150 commenti e che ha visto intervenire, oltre a Pejman, anche il Gran Consigliere PPD Fiorenzo Dadò, il consigliere comunale di Chiasso, anche'egli PPD, Giorgio Fonio, il direttore del mensile 'Confronti' Marco Cagnotti e il coordinatore del quindicinale 'Il Diavolo' Corrado Mordasini. Discussione piuttosto accesa, al termine della quale Pejman ha deciso di abbandonare il gruppo 'Satira Ticino' "perché non voglio essere accusato delle cose che fanno loro e dei commenti su quella pagina". "Loro" - gli altri membri del gruppo - hanno invece deciso, sempre per bocca di Pejman, "di cancellare la pagina e riniziare [sic] tutto da zero per poterla controllare meglio, per stare più attenti alle cose che pubblicheranno e impedire commenti razzisti da parte di qualche incivile". Da cui la nascita di 'Satira Ticino 2'.
Nei link a destra la vicenda nel suo sviluppo.