La Cima Norma rivive con dolcezza

BELLINZONA - Sono passati poco meno di cinquant'anni da quando la fabbrica del cioccolato bleniese Cima Norma chiuse i battenti mettendo fine a una grande storia industriale locale. Ma quella memoria continua a vivere. Non solo grazie ai racconti delle numerose famiglie che ebbero a che fare con quella esperienza, se si pensa che al culmine dell'attività gli impieghi erano oltre 300. Ora anche per merito di una nuova iniziativa dell'architetto Marino Venturini, da qualche anno proprietario di buona parte del complesso che ha tentato di far rinascere con iniziative varie. L'ultima trovata è strettamente legata alle vicende del luogo: una serie di tavolette di cioccolato da collezione (ma ovviamente anche da mangiare per chi lo preferisse) che riproducono la grafica di quelle di oramai cent'anni fa. La prima serie, presentata oggi all'hotel Unione di Bellinzona, conta 8.000 tavolette prodotte dalla Chocolat Stella di Giubiasco in quattro gusti e con la grafica curata da Samanta Martinoli. Il periodo fatto rivivere è quello della Belle Époque, con i disegni risalenti agli anni 1903-1912, ovvero gli albori della fabbrica di Dangio-Torre. Nei prossimi anni verranno prodotte altre cinque serie.
L'articolo completo sul CdT di domani, venerdì 15 dicembre, a pagina 17