La Città di Bellinzona per l’antico nucleo di Prada

Nuovo passo avanti per il recupero e la valorizzazione dell’antico insediamento di Prada. Dopo l’approvazione nell’autunno 2019 della variante di Piano regolatore che lo ha istituito quale comparto protetto d’interesse cantonale e lo stanziamento, lo scorso 1. ottobre 2020, di un primo sussidio di 477.000 franchi da parte del Consiglio di Stato in base alla Legge cantonale sui beni culturali, il Municipio di Bellinzona ha licenziato un messaggio che propone al Consiglio comunale di stanziare un contributo comunale di 350.000 franchi a favore del progetto. Esempio unico a livello ticinese, e probabilmente anche svizzero, di originale nucleo abitativo montano tardo medioevale, l’antico insediamento – che si trova sulla montagna sopra a Ravecchia – è caratterizzato da vestigia, oggi abbandonate, che ancora testimoniano la presenza della comunità che lo ha abitato sino al XVII secolo.
I promotori e gli esperti
Il progetto, promosso dall’omonima Fondazione Prada, costituita nel settembre 2016 dai Patriziati di Ravecchia, Bellinzona, Daro e Carasso, dall’associazione Nümm da Prada, dalla Parrocchia di Ravecchia e dal Comune di Bellinzona, è stato allestito dall’ingegner Andrea Demarta di Preonzo. Sotto la supervisione dell’Ufficio cantonale dei beni culturali, che lo ha nel frattempo approvato, e con l’accompagnamento di un archeologo (è stato incaricato l’archeologo Giorgio Nogara) e di un architetto (individuato nell’architetto Sergio Cattaneo di Bellinzona), esso prevede la messa in sicurezza, il recupero della sostanza storica e la valorizzazione dell’antico insediamento e delle relative vie d’accesso con una spesa preventivata, per la prima tappa, in 1 milione e 669 franchi.
Largo al sostegno federale
Il sussidio comunale, che fa seguito a quello già stanziato dal Cantone, permetterà di ottenere un importante finanziamento anche dalla Confederazione e, così con più facilità, altri aiuti finanziari da parte di fondazioni ed enti preposti alla valorizzazione del paesaggio in Svizzera. «Il recupero dell’antico villaggio medioevale di Prada - spiega il municipale Simone Gianini - risponde ad obiettivi storici, paesaggistici, didattici e turistici». È inoltre inserito tra i progetti portanti di un recente studio di valorizzazione e coordinamento di iniziative e progetti della Sponda sinistra del fiume Ticino, con la Valle Morobbia e le zone collinari e montane limitrofe quale importante comparto da promuovere. Tra l’altro, grazie a questo stanziamento sarà possibile accedere anche ai previsti sussidi federali (si confida in ragione del 15% dell’importo sussidiabile), così come, più facilmente, ad altri aiuti finanziari da parte di fondazioni ed enti preposti alla valorizzazione del paesaggio in Svizzera.
Gli obiettivi del progetto
Come sottolineato dal capo del Dicastero territorio e mobilità, con il progetto di recupero e valorizzazione del sito si perseguono obiettivi diversi. A livello storico, si tratta di preservare quanto più possibile del vecchio nucleo medievale di Prada e accrescere le conoscenze storiche della zona. Per quanto riguarda i contenuti paesaggistici, i promotori intendono fermare il degrado del nucleo di Prada e la banalizzazione del paesaggio nei suoi dintorni, mentre in chiave didattica si mira a raccogliere quante più informazioni sul nucleo, elaborare un concetto informativo per tutti gli interessati (scuole, addetti ai lavori, turisti, ecc.) e ricostruire alcuni elementi esemplari a scopo dimostrativo. Last but not least, per quanto riguarda il turismo si tratta di promuovere la conoscenza della zona e migliorarne l’accesso. Gli interventi previsti riguardano in particolare la stabilizzazione e la messa in sicurezza degli stabili, la valorizzazione di alcuni edifici, la valorizzazione paesaggistica della chiesa di San Girolamo, la sistemazione puntuale di sentieri e spazi aperti, il recupero dei terrazzamenti e di vecchi castagni da selva, la ricerca storica e l’elaborazione di materiale divulgativo.
