Mendrisio

La Città fa squadra per le pari opportunità

Fatto tesoro del lavoro svolto lo scorso triennio, il Municipio ha accolto il nuovo Piano d’azione per promuovere l’uguaglianza – Il focus non sarà più soltanto sul genere e il lavoro coinvolgerà trasversalmente tutti i Dicasteri
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
06.06.2025 06:00

Un impegno sempre più convinto e determinato, quasi una missione, che si traduce nella conferma e nel rinnovo di un piano. Un piano che evolve e diventa più ampio. Ci riferiamo al Piano per le pari opportunità relativo al periodo 2025-2027 della Città di Mendrisio, il secondo sposato dall’Esecutivo dopo quello 2021-2024 (vedi CdT del 22 aprile). Il piano precedente però aveva un nome diverso: Piano di azione delle politiche di genere. Perché? «Con il cambio di legislatura il Dicastero che si occupa di pari opportunità ha cambiato nome, passando da Dicastero politiche sociali e politiche di genere a Dicastero socialità e pari opportunità – premette la direttrice del Dicastero Tiziana Madella –. L’evoluzione non è però soltanto nei termini, bensì anche nei contenuti, perché abbiamo voluto concentrarci non solo sul genere, lavorando ad esempio sui gruppi minoritari».

Come dire che, consapevoli che la questione delle pari opportunità è trasversale e applicabile in più contesti e situazioni, il Dicastero guidato da Daniele Caverzasio ha voluto abbracciare anche altri contesti e situazioni, e includerli nel proprio raggio d’azione. «Abbiamo fatto tesoro di quanto realizzato con il primo Piano d’azione, ma anche raccolto le esigenze di questo periodo – prosegue Madella –. Ci stiamo ad esempio concentrando molto sui portatori di disabilità, aderendo a varie campagne». Ma non solo, aggiungiamo noi. Perché come vedremo tra poco illustrando i contenuti del Piano, ampliando lo sguardo il Dicastero ha anche «incrociato»quelli degli altri Dicasteri, facendo diventare il lavoro di promozione delle pari opportunità trasversale. I destinarari? «Tutte le cittadine e i cittadini di Mendrisio, il personale dell’amministrazione comunale, le aziende locali, le scuole comunali, la scuola media e tutti i servizi presenti sul territorio», si legge nel preambolo del Piano stesso.

«Primi in Ticino»

Il Piano distingue quattro aree tematiche (una è nuova, ed è quella relativa alla disabilità). «Mendrisio si conferma come il primo Comune del Canton Ticino ad affrontare con particolare impegno le tematiche delle pari opportunità e delle politiche di genere e prosegue nell’impegno di garantire un futuro sempre più inclusivo e paritario per tutti i cittadini/e», sottolinea la Città.

Le aree prioritarie per il triennio in corso sono, come anticipato, quattro: Pari opportunità nell’amministrazione comunale, Vita-lavoro, Promozione delle pari opportunità, Inclusione e disabilità. Alle quattro aree prioritarie sono associati degli obiettivi e delle misure.

Iniziamo dalle Pari opportunità nell’amministrazione comunale. Tra gli obiettivi si legge ad esempio: introdurre un linguaggio rispettoso delle differenze e prevedere misure di contrasto alle discriminazioni e violenze di genere, promuovere la realizzazione della parità salariale e l’accesso alle posizioni dirigenziali anche per le donne. Tra le misure ci sono invece un linguaggio rispettoso delle differenze e un’indagine per valutare l’equilibrio tra vita privata e lavoro.

Nell’area di intervento Vita-lavoro molta attenzione è data all’indipendenza economica, «condizione fondamentale per l’uguaglianza di genere». Ma anche all’occupazione femminile. Tra le misure si trova quindi ad esempio la conciliabilità e reinserimento professionale al femminile, e il monitoraggio del Piano di azione del settore extra scolastico.

L’obiettivo principale dell’area di intervento Promozione della pari opportunità riguarda gli stereotipi di genere. «Riguardano l’aspetto, le caratteristiche, le abilità, gli interessi e le preferenze. Gli stereotipi sono profondamente radicati nel nostro pensiero e nelle nostre azioni e hanno conseguenze varie e complesse: possono ostacolare lo sviluppo individuale e influire in modo significativo sulla scelta professionale e sulla divisione del lavoro retribuito e di cura», si legge nel documento. Di riflesso, tra le misure si trova la promozione, da parte della Città, delle competenze per la parità di genere nel contesto scolastico ed extra scolastico, ma anche la prevenzione e lotta contro tutte le forme di violenza e discriminazioni. A tal proposito si aggiunge: «La Città di Mendrisio valorizza gli usi quotidiani dello spazio pubblico, contrasta le possibili disuguaglianze e promuovere la qualità e l’accessibilità». 

Il collegamento con la quarta, ultima e «nuova», area di intervento è presto fatto: al capitolo Inclusione e disabilità molti degli obiettivi riguardano l’accessibilità. A edifici e infrastrutture, allo spazio pubblico e al tempo libero, alle informazioni e alla comunicazione, ai servizi, al lavoro e all’istruzione e alla partecipazione politica. «In generale l’obiettivo dovrebbe essere di garantire a tutte le persone di partecipare autonomamente alla vita sociale». E ancora: «La Città intende avviare un percorso sul tema inclusione e disabilità; si tratta di un tema trasversale che riguarda tutti i dicasteri e gli uffici della Città e che richiede la partecipazione di persone con disabilità e di organizzazioni specializzate».

Un esempio concreto di un’azione organizzata di recente? «L’evento Giocare liberamente, proposto qualche giorno fa, che ha trasformato il centro di Mendrisio in un’area dedicata al gioco, libero, creativo e inclusivo, coinvolgendo enti e associazioni», conclude Madella.

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