Locarno

La Città vuol fare sua la maggioranza della Kursaal SA

Il Municipio approva una richiesta di credito di 3 milioni per acquisire il pacchetto azionario detenuto dall’OTR – Secondo l’Esecutivo la proposta risolverebbe la vertenza su affitti e fondazioni – Ventilato un risanamento dell’edificio
Per risanare e ampliare l’edificio, conservando le parti originale, occorrerebbero circa 15,4 milioni di franchi. ©Ti-Press
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
10.07.2020 06:00

È un punto della città dove, negli ultimi anni, si è concentrato un vero e proprio incrocio di conflitti. A partire da quello fra la Kursaal SA, proprietaria dell’edificio, e la Casinò Locarno SA, che gestisce la casa da gioco. La vertenza fra le due riguardava l’importo dell’affitto degli spazi (attualmente stabilito in 1 milione di franchi all’anno). Una cifra che la Casinò chiedeva di ritoccare verso il basso, senza però riuscire a trovare un accordo con la controparte. Da qui le decisione di bloccare i versamenti alla Fondazione per il turismo e a quella per la cultura (i cui scopi sono chiariti dai nomi, con la seconda particolarmente concentrata a sostenere l’attività del teatro cittadino, che nello stesso edificio ha sede). Uno scontro protrattosi per lungo tempo e apparentemente senza soluzione.

Una tutela che fa discutere

A ciò si è poi aggiunto il dibattito sul futuro dello stabile che ospita sala teatrale e casinò. Risalente ai primi anni del ‘900, attualmente è sottoposto ad un vincolo di tutela, che nella procedura di aggiornamento della pianificazione il Municipio non intendeva mantenere. Una scelta che ha suscitato una serie di reazioni di protesta. Nemmeno in quest’ambito si era ancora trovata una soluzione. Ora l’Esecutivo di Locarno estrae il coniglio dal cilindro e propone di diventare azionista di maggioranza della Kursaal SA. Operazione che, nei suoi intendimenti, scioglierebbe tutti i nodi di cui sopra. Il mezzo per raggiungere l’obiettivo è un acquisizione: da qui la richiesta di un credito di 3 milioni di franchi all’indirizzo del Consiglio comunale. Con tale cifra la Città potrebbe comprare il pacchetto azionario oggi di proprietà dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. In tal modo la quota di Locarno passerebbe dall’attuale 25,3 all’83,03 per cento, rendendola di gran lunga l’azionista di maggioranza, accanto ai Comuni di Brione sopra Minusio, Brissago, Losone, Minusio, Muralto e Orselina.

Cosa cambierebbe, in concreto, secondo il Municipio locarnese, grazie a tale passaggio? In primo luogo la Città sarebbe in grado di modificare la situazione per sciogliere la vertenza riguardanti affitti e fondazioni. Per quanto riguarda il primo tema, nel messaggio si fanno alcune considerazioni guardando al futuro e ipotizzando un canone annuo ridotto dall’attuale milione a mezzo milione di franchi.

I contributi alla Città

Non solo. Secondo l’accordo messo sul tavolo con la Casinò SA, quest’ultima verserebbe i propri contributi destinati alle due fondazioni direttamente alla Città, la quale svilupperebbe così «maggior peso decisionale» all’interno dei due organismi che sostengono turismo e cultura. Fra gli altri vantaggi, indicato anche l’aumento dell’ammontare del dividendo che la Kursaal SA versa annualmente ai propri azionisti. Ipotizzando il mantenimento di un 7 % come finora, il beneficio per Locarno passerebbe dagli attuali 35 mila a 81 mila franchi.

Una scelta congelata

Analizzando gli atout dell’acquisizione, il Municipio cittadino, come detto, non ha potuto esimersi da prendere in considerazione anche l’annosa questione del futuro dell’edificio. Ricordando di aver chiesto al Governo di «congelare» la scelta di non tutelare ulteriormente lo stabile, nel messaggio si sottolinea poi come le condizioni della costruzione (e dei relativi impianti) non siano sicuramente più ideali. A tal proposito la Kursaal SA aveva fatto eseguire una perizia, nella quale si valutavano due scenari: la creazione di un nuovo edificio (costo stimato: 32,7 milioni) o il restauro delle parti originali, con la sostituzione di quelle aggiunte e la creazione di nuovi spazi (con un investimento di circa 15,4 milioni). Il Municipio parrebbe propendere per quest’ultima soluzione (andando, quindi, incontro ai «conservazionisti»), ipotizzando anche una fase intermedia fra i 3 e i 5 anni, per sostenere la quale sarebbe necessaria una spesa di circa 700 mila franchi.

Il pagamento a rate

Vari, insomma, per l’Esecutivo i motivi che parlano a favore dell’acquisizione. Fra gli altri, ricordato l’interesse economico (grazie all’incasso dell’affitto oltre che del dividendo). Inoltre si verrebbe praticamente in possesso di un edificio di pregio, situato in un’area per la quale la Città sta pianificando una fondamentale operazione di riqualifica.

L’accordo con l’Organizzazione turistica prevede il versamento di mezzo milione all’atto della vendita e poi di tre rate successive dello stesso importo nei tre anni che seguiranno. L’ultimo milione sarebbe versato solo al rinnovo della concessione alla Casinò Locarno SA. Se quest’ultima non dovesse avvenire o la società dovesse partire, la Città non sarebbe chiamata a pagarlo.