Sotto la lente

«La conduzione del Teatro torni in mano alla Città»

Il gruppo Verdi-MPS-FA chiede lo scioglimento dell'ente autonomo ed una gestione diretta da parte del Comune di Bellinzona secondo una precisa strategia in ambito culturale che sia più qualitativa che quantitativa
Sotto la lente. © CdT/Archivio
Simone Berti
07.11.2022 10:24

Costituito nel 2012, negli anni l’ente autonomo Bellinzona Teatro ha dovuto essere ricapitalizzato e nel frattempo la sua conduzione e gestione continua a non suscitare entusiasmo tra la politica turrita. Lo sostiene Giuseppe Sergi, a nome del gruppo Verdi-MPS-FA, in una mozione in cui in sostanza chiede al Consiglio comunale di sciogliere l’ente, riportando l’attività teatrale sotto la conduzione diretta della Città. Sintomatiche, secondo il gruppo, sarebbero le ultime e attuali discussioni sul rinnovo del mandato di prestazione per il periodo 2022-2025: secondo nostre informazioni, in Commissione della Gestione il relativo dibattito sarebbe abbastanza acceso e intricato, con diversi rapporti all'orizzonte. Una situazione che sarebbe «il risultato di un rapporto non sano che ormai si è instaurato tra la conduzione dell’Ente e la maggioranza dei partiti presenti in Consiglio comunale», si sottolinea ora nel nuovo atto che rimette sotto la lente l'attività degli enti autonomi, all'origine nel 2021 della prima polemica della legislatura.

«Città deresponsabilizzata»
Secondo il gruppo, «l’origine di queste tensioni e della insoddisfazione per la gestione artistico/amministrativa dell’Ente Teatro non è da attribuire principalmente alla politica condotta da chi dirige oggi questo Ente (al di là di critiche che possono legittimamente essere sollevate), ma nella natura stessa dell’Ente e del suo rapporto con la conduzione della città». Infatti il mandato di prestazione «deresponsabilizza la città e i suoi organismi, impedendo, di fatto, che tale attività sia integrata in una politica culturale più ampia e complessiva della città (anch’essa assente)».

Criteri messi in discussione
Delegando all’Ente Teatro, «e lo stesso vale per la questione museale, la gestione di questa importante attività, di fatto l’unico criterio di giudizio diventa quello quantitativo», sempre secondo i rappresentanti di Verdi, Movimento per il socialismo e Forum Alternativo. In parole povere, per fare un esempio, «il funzionamento dell’Ente risulta soddisfacente se gestisce in maniera adeguata il credito ad esso assegnato; oppure, se raggiunge altri obiettivi quantitativi (ad esempio una certa media di spettatori per spettacolo): si tratta di criteri che, in nessun modo, possono rendere conto della bontà di attività che dovrebbero essere valutate con criteri di ordine culturale e sociale».

«Presentare delle linee direttive»
Per i motivi elencati, la mozione chiede «il ritorno delle attività teatrali sotto la direzione diretta della città e integrate in indicazioni di politica culturale da definire». In questo senso, il Legislativo darebbe mandato al Municipio di presentare un programma per l’assunzione diretta da parte della città delle attività di Bellinzona Teatro e nei suoi obblighi contrattuali, oltre che di presentare al Consiglio comunale «delle linee direttive di politica culturale della città nelle quali si inseriscano le attività attualmente assunte da Bellinzona Teatro».