La copertura della Siberia parte dalle fondamenta

Operai al lavoro sulla piastra in calcestruzzo della Siberia. La copertura della pista di ghiaccio asconese dunque parte dalla base. «Si parte sempre dalle fondamenta - dice sorridendo il sindaco Luca Pissoglio -. La piastra dove poggia la pista, insieme all’impianto di refrigerazione, sono stati realizzati oltre 20 anni fa. La superficie della piastra presenta alcune fessurazioni in più punti che mettono in pericolo le serpentine e di conseguenza la regolare formazione del ghiaccio. Dunque, dopo aver smontato l’intera balaustra, è necessario sigillare queste fessure con uno strato di pochi millimetri di una specifica malta cementizia», spiega Pissoglio.
Il ruolo delle società
Oltre al risanamento della piastra si metterà mano anche all’impianto di raffreddamento e alla sistemazione dei locali delle società sportive (77.000 franchi il budget stanziato per la progettazione di queste opere). Ma l’intervento più atteso dagli asconesi e non solo riguarda la copertura della pista. Il Consiglio comunale in maggio aveva già approvato il credito di 365 mila franchi per la progettazione definitiva, fino alla domanda di costruzione. «Non indiremo un concorso - precisa il sindaco -. Abbiamo infatti accettato di affinare il progetto di massima messoci a disposizione e finanziato dalle tre società sportive. Il nostro obiettivo è di arrivare a presentare il messaggio per la progettazione definitiva della copertura entro la seduta di dicembre, in modo tale che nella primavera 2023 possano iniziare i lavori di costruzione. Contiamo quindi di arrivare ad avere la copertura entro l’autunno del 2023», sottolinea il sindaco di Ascona.
Costi da aggiornare
L’investimento per realizzare la copertura della pista è intorno agli 1,5 milioni di franchi «anche se, considerando i recenti aumenti, sarà da adeguare», rileva Pissoglio. Anche in questo caso è stato decisivo l’impulso dato dalle tre società sportive (pattinaggio, hockey e curling), che hanno raccolto oltre 300 mila franchi attraverso un crowdfunding. Fondamentale anche il consenso ricevuto da Comuni ed enti regionali.
