Bilancio

La cultura riconquista Chiasso: «Abbiamo rivisto la luce»

Il 2022 del Centro Culturale Chiasso è stato un anno dai due volti: è iniziato con gli ultimi strascichi di pandemia ed è finito respirando normalità – I fruitori totali sono stati oltre 34.200, oltre il doppio del 2021
Tre strutture culturali su quattro, manca la biblioteca. ©CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
25.07.2023 20:45

«Oggi ci siamo svegliati con la notizia del decesso di Marc Augé, l’antropologo dei non luoghi, quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici. Il Centro Culturale Chiasso (CCC) però è un luogo e le cifre del 2022 dimostrano la sua centralità nello sviluppo delle relazioni e quindi di Chiasso». La conferenza stampa di presentazione del bilancio di attività 2022 del CCC è iniziata con un omaggio a Augé da parte della responsabile Nicoletta Ossanna Cavadini. Un omaggio sentito che ha voluto anche sottolineare il ruolo centrale della realtà per la cittadina di confine (e non solo). E un bilancio che può essere considerato positivo in quanto caratterizzato dalla tendenza a un graduale ritorno alla normalità dopo la pandemia.

«Con entusiasmo»

Il CCC raggruppa quattro strutture, che lavorano in sinergia: il Cinema Teatro, il m.a.x. museo, lo Spazio Officina e la biblioteca. Il pubblico ha ripreso a frequentare le quattro strutture culturali «con entusiasmo», facendo registrare numeri che si avvicinano ai livelli pre Covid, «pur con una certa differenza tra i primi mesi dell’anno quando erano ancora in vigore restrizioni e quelli finali. Ad oggi è quasi difficile ricordare com’era la situazione un anno e mezzo fa – ha sottolineato il capodicastero Attività culturali Davide Dosi –. Nelle cifre del 2022 manca quindi ancora un po’ la prima parte dell’anno, come manca il pubblico italiano, confrontato più a lungo con delle limitazioni».

Parlando finalmente di cifre, nel 2022 i fruitori del CCC sono stati 34.207 (nel 2021 erano stati 15.121), divisi tra i 21.731 del Cinema Teatro, gli 8.266 di m.a.x. museo e Spazio Officina e i 4.210 della biblioteca.

Il Cinema Teatro

L’attività del Cinema Teatro è stata caratterizzata dalla totale ripresa della programmazione artistica. Sono state una quarantina le date proposte, articolate fra teatro, musica, danza, teatro ragazzi e rassegna cinematografica, cui si è aggiunto il ciclo di cinque appuntamenti nell’ambito del progetto «Le stanze dell’arte 2022».

I dati di fruizione evidenziano un andamento in crescita rispetto all’anno precedente, e in particolare si rileva il ritorno di un pubblico numeroso. Per quanto riguarda i dati, l’anno in rassegna ha fatto registrare la presenza di circa 16.000 persone accorse per gli eventi in cartellone, che raggiungono un totale di 21.400 con gli eventi «esterni» (con affitto del teatro). Anche il numero degli abbonati è tornato a salire, raggiungendo quota 240. Come spesso osservato negli ultimi anni, si registra un significativo gradimento verso la commedia e il teatro leggero. «Aver investito nel rinnovo di questa struttura si conferma una scelta vincente – ha detto il direttore Armando Calvia –. Oggi è una struttura forte in grado di mettere gli artisti in condizione di esprimersi ai massimi livelli».

Gli spazi espositivi

Per quanto riguarda il m.a.x. museo e lo Spazio Officina, i dati di fruizione registrano una consistente ripresa rispetto all’anno 2021, verso i livelli osservati prima del 2020. Le mostre proposte sono state tre in ciascuna delle due strutture, a cui vanno aggiunte altre iniziative, come quelle che hanno visto protagonisti ancora una volta dei giovani artisti.

L’auspicio è che la tendenza alla crescita di pubblico continui. «Ma temevamo una crescita più lenta, invece verso fine anno abbiamo rivisto la luce verso la normalità», ha ammesso Nicoletta Ossanna Cavadini.

La biblioteca

Dei dati in controtendenza però ci sono, è stato altresì ammesso: quelli della biblioteca. I visitatori nel 2022 sono stati 4.210 (in calo del 5%), i prestiti 6.342 (meno 12,4%). «Cercheremo di capire i motivi di queste tendenze, soprattutto dei prestiti – ha annunciato Dosi –, nei prossimi anni lavoreremo per promuovere ulteriormente la biblioteca, c’è ulteriore spazio di miglioramento». I dati in calo, va sottolineato, sono frutto del confronto con un anno particolarmente positivo: il 2021. Inoltre, ha concluso il bibliotecario Augusto Torriani –, «c’è una parte importante della nostra attività che non trapela dalle cifre: il contatto con il fruitore, i consigli di lettura, l’aiuto agli studenti, eccetera». Esempi, questi, che confermano che la cultura è frutto dell’interazione tra persone.

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