La doppia vittoria di Alice (non solo contro il cancro)

La foto l’ha pubblicata sui social. Uno scatto al mare che la ritrae di spalle, mentre cammina in lontananza in costume da bagno. E che lei commenta così: «28 luglio 2018. Quella camminata davanti a tutti, quella camminata senza il mio amato e fedele cappellino verde e bianco, quella camminata in cui avevo tutti gli occhi puntati addosso solo perché non avevo capelli... E grazie a quella camminata e a tutte le emozioni e le paure che avevo, ora ME NE FREGO del giudizio delle persone. Viva la vita e viva essere se stessi al 101%».
Alice è giovane, ha 17 anni. La sua storia inizia il 25 maggio di tre anni fa, quando le diagnosticano un linfoma non Hodgkin. Pochi giorni dopo inizia la chemioterapia e perde i capelli, come capita a tutte le persone che combattono il cancro con il potente farmaco. Dapprima alcune ciocche, poi il cuscino pieno. Nel giro di poche settimane Alice è pelata. Quando esce di casa sente gli sguardi degli altri su di sé. Alcuni colmi di orgoglio e di ammirazione per questa ragazzina di appena 14 anni, pronta ad affrontare la malattia a testa alta. Altri, troppi, zeppi di pregiudizi.
Al giorno d’oggi una testa rasata a zero significa una cosa sola: malattia. Anzi: una brutta malattia e Alice si vergogna. Si sente inadeguata. Un’appestata. Un sentimento che non l’aiuta nella sua guerra contro il linfoma. Acquista un cappellino e ogni volta che esce di casa se lo calca bene in testa, così da nascondere la pelata e quel che rimane delle sue sopracciglia. È la sua corazza protettiva.
Fino a quel 28 luglio 2018 descritto nel post che ha pubblicato di recente sul suo profilo Facebook. Quel giorno, all’improvviso, un colpo di vento soffia via il cappellino dalla testa.
Si sente subito nuda, vulnerabile. Lo vede lì, appoggiato sugli scogli, lontano dal molo. Sta per escogitare un piano per andare a recuperarlo, ma poi si blocca. Si guarda in giro, nota i turisti che si voltano verso di lei e decide di proseguire, di non farsi più trafiggere dagli sguardi degli altri. Continua la sua camminata come se nulla fosse. Alice si sente libera, non ha più bisogno di protezioni. «Viva la vita e viva essere se stessi al 101%» come scrive lei.
Oggi questa coraggiosa ragazza di 17 anni è guarita. Sogna di poter dare una mano a chi sta vivendo la sua esperienza. È convinta che per combattere il cancro, bisogna sorridere sempre, anche quando tutto va storto. I suoi capelli sono ricresciuti più rigogliosi di prima ma a volte se li rasa a zero. «È tornata la mia pelata» spiega in un recente post sui social. «Il motivo per cui ho rasato la chioma è perché la gente quando vede una ragazza rasata (capelli corti) pensa subito che sia ammalata!! Quindi voglio illudere la gente!».
Il messaggio di Alice è chiaro: una testa senza capelli va sostenuta. Non emarginata.