Cantieri

La dura vita del pendolare in Valle di Muggio

Per i valligiani, raggiungere Mendrisio è diventato complicato e stressante? Una lettrice denuncia la situazione creatasi con i cantieri, ma il Comune di Castello non ha mai ricevuto lamentele
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
27.09.2019 06:00

«Non è semplice la vita di un pendolare che abita in Valle di Muggio». Inizia così lo sfogo di una lettrice giunto in redazione nei giorni scorsi. A creare disagio e convincere questa momò a contattarci è la situazione viaria e del traffico tra Castel San Pietro e Mendrisio, su un tragitto di strada «obbligatorio» per molti lavoratori e studenti. «Da anni il breve tragitto è oggetto di cantieri stradali che non tengono minimamente conto delle esigenze degli abitanti della valle. Prima ci sono stati i lavori alla rotonda della Filanda, poi c’è stata la chiusura della strada che dal capoluogo porta a Castello, ora da mesi via Maggi - la strada che attraversa Castel San Pietro - è sottoposta a un cantiere e il traffico viene gestito da un semaforo», si legge nella lettera di sfogo.

È proprio quest’ultimo cantiere a creare più malumore - «le colonne che si formano al mattino tra Castello e il ponte di Morbio Superiore sono piuttosto impressionanti» - in quanto, stando alla nostra lettrice, la sua gestione inciderebbe sulla puntualità dei trasporti pubblici e farebbe perdere le coincidenze con treni e bus.

La soluzione proposta

L’abitante della Valle di Muggio che ci ha contattati non è mossa dal desiderio di fare polemica, bensì di risolvere la situazione in tempi brevi. Per questo la sua proposta per ridurre i tempi di attesa è quella di far gestire il traffico nelle ore di punta a ditte specializzate.

Compromesso possibile

Una proposta fattibile? Per capirlo abbiamo sottoposto il problema, e la soluzione ventilata - al Comune di Castello, che gestisce il cantiere. «Il semaforo in oggetto - ci spiega il segretario comunale Lorenzo Fontana - ha effettivamente tempi di attesa un po’ lunghi, in quanto è a 3 vie. Inizialmente nelle fasce orarie sensibili (il cantiere è stato inaugurato in primavera, ndr) il traffico nelle ore di punta era gestito da personale specializzato, poi è restato solo il semaforo». Il punto centrale è però un altro: «Non abbiamo mai ricevuto reclami per i tempi di attesa troppo lunghi, né segnalazioni da parte di AutoPostale su presunti ritardi e coincidenze perse, quindi non si è più pensato di riproporre la gestione del traffico con personale specializzato. Cosa che saremmo disposti a fare». Il messaggio è dunque chiaro. Il Municipio è disposto a trovare un compromesso. I disagi dovrebbero comunque durare ancora per pochi giorni, entro la fine della prossima settimana il semaforo dovrebbe infatti diventare a due vie e il cantiere entrare nella sua fase finale.