La fusione piace a tre, ma non al quarto

Ci siamo. Fra una settimana, lunedì 22 febbraio, i quattro Legislativi della Bassa Leventina si esprimeranno in contemporanea sulla relazione finale della Commissione di studio sul progetto aggregativo. I plenum sono chiamati a dare il loro preavviso al matrimonio fra Bodio, Giornico, Personico e Pollegio che dovrebbe portare nel 2023 alla nascita di Sassi Grossi, un Comune di 3.000 abitanti con un territorio di 71 chilometri quadrati.
Il Corriere del Ticino negli scorsi mesi ha dedicato ampio spazio alla fusione affrontando delle tematiche puntuali, quali ad esempio le iniziative sul tavolo per rilanciare il comprensorio, lo spopolamento in corso e i settori economici sui quali puntare in prospettiva. Oggi diamo invece la parola ai sindaci, ai quali abbiamo chiesto perché sono favorevoli o contrari all’unione e quali sono i progetti prioritari.
«Tre pilastri di una realtà viva»
Vediamo le loro risposte. Partendo da quelle del sindaco di Bodio Stefano Imelli, il quale dice sì all’aggregazione «perché sono convinto sia giunto il momento di creare un nuovo Comune che possa affrontare con la giusta forza e dimensione le sfide del futuro. Abbiamo l’opportunità di unire quattro splendidi Comuni che, con caratteristiche diverse, saranno complementari e potranno far nascere una bella realtà per famiglie, associazioni, attività economiche e servizi regionali. La via solitaria, in un mondo complesso come quello attuale, porta alla marginalizzazione e ad un lento declino. Solo con l’aggregazione resteremo padroni del nostro destino e continueremo a far vivere la Bassa Leventina». Quali progetti chiave cita il rilancio della zona industriale, i servizi per le famiglie, il rafforzamento delle proposte educative, formative e culturali: «Sono tre pilastri (lavoro, socialità, educazione) che permetteranno al futuro Comune di essere una realtà viva e attiva».
«Opportunità da sfruttare»
Anche l’omologo di Giornico Giovanni Bardelli è favorevole alla fusione: «L’esodo delle nuove generazioni e lo spopolamento preoccupano e richiedono soluzioni non semplici ma realizzabili. La possibilità di creare occupazione e interesse di tipo residenziale può essere attuata. Le opportunità date dal territorio e tuttora inespresse devono essere meglio sfruttate. La razionalizzazione dell’organizzazione amministrativa, politica e finanziaria, un traguardo da raggiungere». Fra i temi prioritari segnala il recupero completo della zona industriale («lo svincolo autostradale e il raccordo ferroviario sono i punti di forza per agevolarne la realizzazione») e la valorizzazione delle risorse presenti sul territorio: «Storia, monumenti, cultura e tradizioni. Giornico offre un importante inventario di beni culturali che meritano migliore visibilità». Senza dimenticare, infine, l’area di sosta legata allo svincolo autostradale e al Centro di controllo dei veicoli pesanti che è «oggetto d’interesse da parte dei Comuni per le possibili ricadute economiche nella zona».
«Un futuro da protagonisti»
Un altro sostenitore dell’unione è il sindaco di Personico Emilio Cristina: «Sono favorevole perché sono convinto che gli scenari coi quali sarà confrontato il Comune di Personico nel medio-lungo termine cambieranno rispetto agli attuali. La via dell’isolamento è pericolosa e sostenibile solo avendo a disposizione importanti risorse umane ed economiche. Non è quello che oggi intravedo nel mio Comune». Lo sguardo del nostro interlocutore è rivolto al domani, in tutto e per tutto. «Personico è un Comune a vocazione residenziale, isolandosi potrebbe diventare un paese dormitorio con servizi limitati. Dobbiamo guardare al futuro e avere il coraggio di viverlo da protagonisti, senza lasciarci condizionare dalle “piccole” certezze attuali. Agganciarsi alla zona industriale di Bodio e Giornico è estremamente importante alfine di beneficiare delle sue potenzialità, il suo inquadramento come Polo di sviluppo economico potrebbe essere l’inizio del rilancio. Nel breve termine credo inoltre molto nel progetto di realizzazione dell’Area di servizio autostradale a Giornico».
«Nessun valore aggiunto»
L’unica voce fuori dal coro è quella del sindaco di Pollegio John Mercoli. Che ci spiega perché: «Chiariamo subito: io non sono contrario alle aggregazioni. Ho sempre asserito che le aggregazioni possono essere una strada da percorrere, ma non a qualsiasi costo. Di conseguenza sono contrario a quelle aggregazioni che non portano nessun valore aggiunto, come questa, la quale “ci regala” solo incertezze e impoverimento per il nostro Comune. Il mio compito è quello di assicurare il meglio alla cittadinanza, evitando, laddove possibile, salti nel buio come questo». Secondo il nostro interlocutore «lo studio nel suo complesso fornisce poche certezze (situazione finanziaria) e molte, troppe, incertezze. La preoccupante realtà finanziaria porterà il nuovo e ipotetico Comune a razionalizzare gli investimenti e farli laddove vi è più urgenza, trascurando sicuramente quelle realtà che per anni lo hanno fatto con raziocinio».
In ottobre la votazione
Dopo il preavviso dei Consigli comunali la prossima, significativa, tappa sarà la votazione consultiva prevista il prossimo ottobre. Preceduta da una campagna di informazione con - pandemia permettendo - delle serate pubbliche.
