Lumino

La luce dei «Fughezzee» continua a brillare

Un libro curato da Gianfranco Franzi ripercorre la storia del gruppo di teatro-cabaret -La prefazione è del presidente delle Confederazione in pectore Ignazio Cassis
Spartaco De Bernardi
18.12.2021 06:00

«Era una sera invernale, fredda. L’oratorio del paese ornato a festa lanciava un’innovazione culturale: un nuovo teatro-commedia. Io quella sera a Lumino ci arrivai per caso. (...) Risi talmente da sentirmi addosso lo sguardo incredulo dei vicini, forse incapaci di cogliere la doppia ilarità – quella per le battute e quella per la musica delle battute – o forse disturbati dalle mie grasse risate». A ricordare gli albori dei Fughezzee non è un cittadino qualunque. È niente di meno che il presidente della Confederazione in pectore Ignazio Cassis. Il suo ricordo fa da prefazione al volume che Gianfranco Franzi, fondatore e anima dei Fughezzee ha dato alle stampe in questi giorni in occasione del trentesimo dalla fondazione del gruppo di teatro-cabaret. Era infatti il 1991 quando le lucciole iniziarono la loro avventura per sostenere finanziariamente l’attività del coro folcloristico Eco di Lumino. Avventura che è proseguita fino al 2019. Come le migliaia di spettatori che negli anni si sono accalcati nell’oratorio di Lumino e, più recentemente, al Teatro Sociale di Bellinzona, anche Cassis avrebbe voluto che l’avventura proseguisse con nuovi spettacoli.

Un racconto lungo 288 pagine

«Se non avessimo deciso noi stessi di smettere, ce lo avrebbe imposto il virus» ci confida Gianfranco Franzi nel consegnarci il libro «Noi di Lumino... siamo stati i Fughezzee». La mancanza di rincalzi e l’impegno, magari anche complice la realtà dell’anagrafe, che era diventato troppo gravoso hanno fatto sì che le lucciole si spegnessero. Ma non del tutto. Continuano infatti a brillare nelle 288 pagine, corredate da numerose fotografie, del libro che consentirà a tutti, anche a coloro i quali non hanno mai assistito ad uno dei loro spettacoli, di conoscere la storia dei Fughezzee. Chi invece vi ha assistito di persona, potrà ritornare con la memoria alle rappresentazioni di «Voglia di Can Can», «Eccola là, l’Europa», «Ma che disordin in chel spazacà» e di tutte le altre rappresentazioni che si sono susseguite negli anni. Per ogni spettacolo sono anche riportate i messaggi di complimenti inviati dagli spettatori.

Un sosia che farebbe comodo

Tra di loro non mancano anche alcuni politici presi di mira dalla pungente satira del cabaret dei Fughezzee. Ad esempio Claudio Zali, compiaciuto di ritrovare sulla scena un suo sosia che «visti i numerosi impegni che a volte si accavallano nell’agenda di un consigliere di Stato, potrebbe diventare un ottimo collaboratore». Altri piacevoli ricordi sono poi affidati alla penna di Marina Carobbio, Marco Romano, Laura Sadis e Mario Branda.

Voce ai protagonisti

Il volume svela anche quanto accadeva dietro le quinte durante gli spettacoli e anche nel corso delle prove. E poi, ça va san dire, dà voce a chi ha calcato il palcoscenico nei 27 anni di storia dei Fughezzee: attrici ed attori che hanno saputo proporre al meglio quanto ideato da Franzi, quanto stava scritto sui copioni che erano pure valorizzati da testi da loro redatti o da puntuali battute improvvisate in scena. Ai loro ricordi, ai loro aneddoti, si aggiungono quelli di tutte le altre persone che, dietro le quinte, hanno permesso che anno dopo anno i Fughezzee si esibissero strappando applausi in ogni occasione. Insomma, «un libro – scrive nelle conclusioni il suo autore Gianfranco Franzi – che consegna alla storia la nostra piacevole pur se impegnativa avventura, attraverso la quale abbiamo permesso a molte persone di divertirsi con la nostra satira e, perché no, di conoscere la realtà di una località periferica quale Lumino a cui i Fughezzee sono sempre stati fieri di appartenere». Al volume è allegato un DVD che consente di rivedere un mix delle migliori scenette proposte nei 27 spettacoli.

Finalità benefiche

Il ricavato delle vendite del libro, in vendita al prezzo di 30 franchi, permetterà di finanziare l’attività del Gruppo Atelier dell’Eco di Lumino, diretto da Laura Righetti, e parimenti di versare un contributo alla Lega ticinese contro il cancro, alla Fondazione Theodora (un sorriso per i bambini ospedalizzati) e all’Istituto scolastico di Lumino. «Noi di Lumino... siamo stati i Fughezzee» è in vendita a Bellinzona nelle librerie Casagrande, Colombi e Taborelli, a Grono nella libreria Russomanno e a Lumino nella libreria Tempo Libero. Il libro dato alle stampe in questi giorni può inoltre ordinare all’indirizzo [email protected].