Soggiorni illegali

La migrazione cresce ancora: in Ticino il confine più caldo

I dati registrati in Svizzera in novembre sono in linea con quelli del mese precedente, nel nostro Cantone però la pressione è ancora in aumento: i tentativi di entrata illegale sono stati oltre 3.400, mille in più di ottobre
© CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
20.12.2022 18:30

La pressione migratoria ai confini elvetici sembra essersi assestata. Ma i confini ticinesi fanno eccezione. Alle nostre latitudini il numero di migranti che lo scorso mese ha cercato di entrare in Ticino seppur sprovvisto dei necessari permessi è aumentato ancora. E la crescita è ancora una volta netta. Lo mostrano le cifre diffuse nelle scorse ore dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), relative al mese di novembre. I soggiorni illegali (quindi il numero di tentativi di entrata illecita sul territorio svizzero) registrati lo scorso mese al confine meridionale del Paese sono stati 3.417, un migliaio in più del mese precedente (in ottobre erano stati 2.435); in settembre erano stati 2.144 e in agosto 1.309.

Calo a oriente

A «compensare» l’aumento ticinese, sembrano essere le cifre concernenti il confine orientale, particolarmente sotto pressione negli ultimi mesi: «I dati relativi ai soggiorni illegali (in Svizzera, ndr) si situano allo stesso livello del mese precedente, mentre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (novembre 2021) sono aumentati – scrive l’UDSC in commento ai dati –. Il numero elevato è dovuto principalmente agli attraversamenti irregolari del confine orientale (in novembre 3.198, in ottobre 4.486, in settembre 3.703) e del confine meridionale in Ticino. I migranti entrati illegalmente in Svizzera sono principalmente di origine afghana e tunisina».

Stallo elvetico

A livello nazionale, come per il mese di ottobre, nel corso di novembre i soggiorni illegali registrati sono stati poco meno di 8.000. Più precisamente in novembre sono stati 7.763, mentre in ottobre erano stati 7.892. In settembre questo dato aveva raggiunto le 6.667 unità. Nel nostro Paese (e di riflesso in Ticino) la pressione migratoria ha iniziato a intensificarsi all’inizio dell’estate, quando i soggiorni illegali mensili registrati a livello nazionale sono progressivamente passati da circa 2.000 (nei primi cinque mesi dell’anno) a 3.500 in giungo e luglio e poi a quasi 6.000 in agosto.

L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini ha reso noti anche i dati riguardanti l’attività di passatore, i casi segnalati sono una cinquantina, e le riconsegne alle attività estere: queste ultime in novembre sono state 957.