La Morcote di domani: orti, passerelle e una spiaggia

Già è bella oggi, figuriamoci domani. Morcote è pronta a progettare la sua riqualifica con una serie d’interventi che la renderanno più fruibile ed attrattiva. Il «la» è arrivato dal Cantone, convinto che la costruzione dell’autosilo Garavello dovesse coincidere con una valorizzazione degli spazi lasciati liberi dalle auto. Il Comune ha risposto «certo, questo e altro» e ha promosso uno studio in parallelo al quale, dopo una fase eliminatoria, hanno partecipato tre gruppi: due ticinesi e uno belga-olandese. Chi ha vinto? Tutti, nel senso che il Municipio, come spiegato dal sindaco Nicola Brivio e dal pianificatore Lorenzo Orsi, ha scorporato la progettazione affidando a ogni team un comparto da sviluppare. Uno è quello degli orti comunali dietro il nucleo, un tempo ravvivati dalle camelie e oggi lasciati a loro stessi, ad eccezione dei fazzoletti di terra coltivati da privati. La parte pubblica comunque è quasi inaccessibile e il primo obiettivo è proprio cambiare questa situazione, anche tramite un collegamento pedonale a monte con l’autosilo; in più verranno creati dei percorsi interni e delle terrazze: in pratica nascerà un piccolo parco. Poco distante c’è il complesso di Santa Maria del Sasso: un must per i visitatori, ma la scalinata che sale alla chiesa regalando una vista mozzafiato non è per tutti. È una barriera architettonica che potrebbe essere aggirata con un ascensore, una scala mobile o un impianto simile. Infine ci sono le rive. Qui Morcote intende agire con una moderazione del traffico e un sistema di gradinate e passerelle che permetta di ristabilire quell’antico contatto con l’acqua che tanti Comuni lacustri hanno perso.Lavori entro quattro anniPiù a lungo termine, la costruzione di un secondo autosilo, più piccolo, vicino al parco Scherrer permetterà di «bloccare» le auto su ambedue i lati del borgo e di chiudere al traffico il tratto di strada centrale. Vedremo quindi una Morcote a mo’ di Ascona. Suggestivo: ma quando si realizzerà tutto ciò? A parte l’ultimo cambiamento, che seguirà un iter separato, gli altri dovrebbero entrare in fase esecutiva entro la fine della prossima legislatura. Una stima dell’investimento ancora non c’è, come conferma il sindaco. Dipenderà dalle soluzioni scelte, ad esempio dal fatto di lastricare tutto il lungolago con una pavimentazione in pietra naturale o solo una parte. Morcote, quanto sarai bella?
La sorpresa
Ogni spicchio del progetto ha la sua importanza e non è stato fissato un ordine di priorità, ma la riva e le sue vicinanze hanno indubbiamente un certo impatto a livello d’immagine. Caratterizzano il villaggio. Dallo studio in parallelo è emersa la volontà di creare uno spazio pubblico armonioso, senza cesure, che in certi punti degradi dolcemente verso l’acqua. Si parla anche di un piccolo faro che potrebbe fungere da belvedere e marcare la zona degli attracchi, che il Comune vorrebbe mantenere nel loro numero attuale per garantire una buona accessibilità via lago, soprattutto pensando alle imbarcazioni private. Su questo aspetto, in generale, il Cantone è abbastanza severo e tende piuttosto a diminuire o almeno a razionalizzare i posteggi acquatici. Lo stesso Cantone, però, tiene anche alla valorizzazione delle rive e in questo frangente può rivelarsi un prezioso alleato per Morcote. Un altro progetto, infatti, anche se non collegato allo studio in parallelo e ancora allo stato embrionale, è quello di creare una vera e propria spiaggia alla punta delle dogane, di fronte all’edificio di proprietà della Confederazione: una zona oggi inaccessibile. Lungo le altre rive, invece, il Municipio non vuol calcare troppo la mano sull’aspetto balneare. È una questione d’identità. Chi apprezza la piattaforma galleggiante sotto l’autosilo Garavello non tema: è confermatissima.