La non stop di musica in cima al Monte Brè

La data, da tempo, è segnata con il classico circoletto rosso sul calendario: sabato 5 luglio. Dalle tre di pomeriggio alle undici di sera, al ristorante panoramico del Monte Brè si terrà l’oramai tradizionale, verrebbe da dire, Vetta Open Air. Un evento organizzato da Space÷Division e, di riflesso, da Matteo Ermotti, al centro del progetto. «Dopo la dodici ore non stop al LAC dello scorso marzo – spiega – torniamo in un luogo a noi caro e conosciuto». Un evento, quello nel cuore di Lugano, che aveva convinto tanto il pubblico quanto i responsabili del centro culturale.
La speranza, venendo al prossimo appuntamento, è legata al meteo: «Con il bel tempo – sottolinea Matteo – un evento del genere fa registrare facilmente il tutto esaurito. Con giorni d’anticipo, fra l’altro. D’altro canto, la vista dal Brè è eccezionale. Durante la serata, ad esempio al tramonto, quando i colori si mischiano alla musica, si crea un’atmosfera speciale». Il cosiddetto Open Air Vetta è giunto al suo quarto anno di vita: «E sempre più gente ci scrive, anche da fuori cantone, dall’Italia come da Zurigo, chiedendoci aggiornamenti. Fa piacere che un evento simile stia crescendo, che Lugano si stia facendo conoscere pure da questo lato».
La musica elettronica, insomma, potrebbe fare da volano per discorsi più ampi. Legati al turismo: «Indubbiamente, molte persone grazie a noi potrebbero scoprire Lugano, la città e la sua gente. C’è chi, per dire, è venuto ai nostri eventi senza aver mai visitato il Ticino prima».
Matteo, fra le altre cose, tiene a sottolineare un aspetto importante: rave, per l’Open Air Vetta, non è la parola corretta da usare. «Noi puntiamo sulla qualità, o comunque sul fatto che il nostro sia un evento normale. Il focus è la ricerca musicale, la proposta. Facciamo pure grande attenzione ai drink che offriamo al bar e al rientro dei partecipanti: nel biglietto, grazie alla collaborazione con la Funicolare Monte Brè, è incluso il tragitto con la funicolare. Non vogliamo che ci sia il pienone, proprio perché cerchiamo di favorire un’esperienza il più piacevole possibile. Finora, ai nostri eventi non ci sono mai stati problemi. Toccando ferro e legno, non ce ne saranno neppure a questo giro».
A livello musicale, in vetta si esibiranno Carl H, Sohrab, lo stesso Matteo e SMS. «Partiremo da una musica molto soft per poi spingere un po’ di più con il passare delle ore. I vari dj che si alterneranno oltre a essere buoni amici sono professionisti che conoscevano già il nostro evento, o perché ne avevano sentito parlare o perché hanno visto i video in rete. Noi stiamo dando spazio a chi crede in noi, nel progetto, in quello che facciamo e proponiamo».
D’accordo, ma Matteo si aspettava una risposta del genere da parte del pubblico e, allargando il discorso, di Lugano? «Inizialmente, sono sincero, no. Poi, però, andando avanti ho capito che facendo le cose in un certo modo, cioè bene, saremmo arrivati alla gente, alle persone. Il resto lo ha fatto il passaparola, nel corso degli anni. Chissà, un domani potremmo allargarci e creare un vero e proprio festival. Molto dipenderà dalla disponibilità in termini di location». A proposito di location, il LAC si è già detto disponibile a proseguire la collaborazione con Space÷Division. «È vero, tant’è che stiamo già iniziando a pianificare il prossimo evento con loro. La scelta della data, come sempre, sarà fondamentale. È mia premura far passare il tempo giusto fra un evento e l’altro, mantenere una costanza ma non inondare la scena».
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