«La nostra nuova centralità merita una valorizzazione»

Da una notorietà critica ad una nuova centralità. Cadenazzo si sta definitivamente scrollando di dosso la nomea di Comune a luci rosse attraversato da un traffico asfissiante per mostrarsi in tutta la sua ricchezza storica, culturale e paesaggistica. «In collaborazione con gli altri Comuni attorno al Ceneri, Cadenazzo è stato capace di assumere un ruolo importante nella valorizzazione del proprio territorio» osserva Christian Rivola, di recente eletto alla presidenza della Pro Cadenazzo Robasacco il cui comitato si completa con Sergio Tami (vicepresidente), Claudio Paganetti (contabile), Isabella Caccia Martignoni (segretaria) e Fabiana Richina. Si pensi ad esempio all’importante progetto de «La via del Ceneri», itinerario tematico-escursionistico con cui si mira anche a promuovere il territorio in chiave turistica sfruttando la recente apertura della galleria ferroviaria di base di base che renderà più facile e veloce spostarsi da un centro all’altro del cantone. Una città diffusa della quale le Terre del Ceneri - nate dall’unione dei Comuni di Cadenazzo, Gambarogno e Monteceneri e con il sostegno di numerosi partner - vogliono essere il cuore verde. Per farlo pulsare e per dar vita ad altri progetti che mirano alla valorizzazione del territorio, la Pro Cadenazzo Robasacco ha deciso di impegnarsi con nuovo vigore. «Se vogliamo cambiare passo è per una serie di motivi: il primo, già citato, è la nuova centralità acquisita dal Comune. Il secondo è da ricondurre al fatto che la Pro aveva demandato ad un’associazione, costituita appositamente per questo scopo, il recupero del bene culturale principale di Cadenazzo: il mulino e la pesta del Precassino. La missione dell’associazione era di restaurarlo e di riavviarne l’attività. Missione che è giunta a compimento nel 2020 e quindi l’associazione ha ridato le chiavi del mulino, non più una rovina ma un vero e proprio gioiellino, alla Pro. Che oggi è chiamata a gestire le sorti del suo bene culturale».
Una visione regionale
Queste convergenze di fattori hanno stimolato la Pro ad un riposizionamento che guarda ad un ambito non più solo locale, ma anche regionale. «Le attività classiche quali l’organizzazione della sagra del paese, delle tombole o delle passeggiate per gli anziani - tiene a rassicurare Rivola - rimarranno immutate. Non appena la situazione sanitaria migliorerà, come sembra essere il caso ora, verranno ripristinate». L’evoluzione prevista è quella di adoperarsi maggiormente a sostegno degli obiettivi messi nero su bianco negli statuti: il turismo, l’economia locale, la didattica, la cultura. E ciò tramite una sorta di campagna a progetti dei quali la Pro si farà promotrice individuando del contempo degli ambasciatori che ne assicurino il finanziamento. Bene; ma come, in concreto? «Faccio un esempio - ci risponde Rivola. La piazzetta del nucleo potrebbe cambiare aspetto. Noi come Pro potremmo stimolare il Comune, i privati o un’azienda locale che volesse apparire in questo progetto di valorizzazione di una parte del paese a farsi parte attiva». Insomma, la Pro ambisce ad assumere il ruolo di stimolatrice nelle valorizzazioni paesaggistiche, culturali e territoriali. «Il fatto che la mia professione sia quella di architetto, appassionato di paesaggio e di itinerari tematici, evidentemente mi porta ad avere una predisposizione per capire l’importanza di promuovere simili progetti. Credo ad esempio alla sostenibilità ambientale o nella riscoperta delle nostre origini. Valori che condivido con gli altri membri della Pro e che vorremmo fossero condivise da un pubblico il più vasto possibile. Ad iniziare dagli allievi delle nostre scuole».
La collaborazione con la SUPSI
E a proposito di scuole, Rivola è particolarmente entusiasta della collaborazione instaurata con il Centro scolastico per le industrie artistiche, più noto con l’acronimo CSIA. «Gli studenti vorrebbero realizzare dei tessuti, da poi utilizzare per confezionare degli abiti oppure per degli arredi, ispirandosi alle Terre del Ceneri. E questo nell’ambito dell’obiettivo che lo CSIA si è dato di rafforzare la relazione tra i loro progetti, quindi esercizi scolastici, e il territorio del Canto Ticino» conclude il Christian Rivola rivolgendo un invito alla popolazione e alle realtà professionali del comprensorio ad aderire all’associazione che può operare solo con il sostegno finanziario dei soci attivi. Tutti i dettagli si possono ottenere consultando il sito www.procadenazzorobasacco.ch completamente rivisto.