La nuova Valascia in cantiere a settembre?

Il Consiglio di Stato ha incontrato rappresentanti di Valascia immobiliare, dell'Ambrì Piotta e del Comune di Quinti per fare il punto sui lavori per la nuova pista di ghiaccio - L'obiettivo di consegna: settembre 2018
Mario Botta e Filippo Lombardi.
Red. Online
25.05.2016 12:46

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha incontrato oggi a Bellinzona i rappresentanti della Valascia immobiliare SA, dell'HC Ambrì Piotta e del Comune di Quinto, accompagnati dall'arch. Mario Botta. La riunione ha consentito di discutere lo stato di avanzamento del progetto per una nuova pista di ghiaccio che rispetti le prescrizioni della Lega nazionale di hockey e soddisfi – grazie a contenuti multifunzionali – le esigenze della regione Tre Valli.

I promotori della «Nuova Valascia» hanno riassunto la situazione attuale del progetto, soffermandosi in particolare sui contenuti aggiuntivi che assicureranno la sostenibilità a lungo termine dell'investimento per la struttura sportiva – pari a circa 50 milioni di franchi – indipendentemente dai risultati sportivi dell'HCAP.

È stata quindi anticipata l'intenzione di unificare la gestione dell'ex aerodromo e quella della futura pista di ghiaccio, tramite una nuova società mista con la partecipazione della Valascia immobiliare SA e del Comune di Quinto. Un piano di finanziamento dettagliato sarà consegnato al Governo nei prossimi giorni.

Al Consiglio di Stato è stato chiesto, nel frattempo, di favorire la formazione di una cordata bancaria guidata da BancaStato, che assicuri – tramite un prestito ipotecario – la prima parte delle risorse proprie necessarie al finanziamento dell'opera, ritenuto che il resto dell'operazione sarà finanziata da investitori privati, con i quali i contatti sono già in fase avanzata. Questa soluzione permetterebbe di iniziare l'opera nei tempi previsti; la prima squadra dell'HC Ambrì Piotta sarebbe così in grado di disputare le partite casalinghe nel nuovo stadio a partire dal settembre 2018.

Il Governo ha preso atto delle informazioni fornite dalla Valascia immobiliare SA e riaffermato il proprio sostegno di principio al progetto, che costituisce un tassello potenzialmente importante nel rilancio della regione Tre Valli – anche in previsione dell'apertura della nuova trasversale ferroviaria AlpTransit. Il Governo attende ora di prendere visione del piano di finanziamento e della concretizzazione della raccolta dei capitali rimanenti.

Ambrì grato per il "costruttivo incontro"

Dall'altro lato, le società HCAP e Valascia Immobiliare SA esprimono gratitudine per il costruttiva incontro avuto oggi con il Consiglio di Stato, che hanno informato in merito alla situazione del progetto di Nuovo stadio multifunzionale ad Ambrì, in adempimento del mandato del Gran Consiglio che si attende un'informazione ogni sei mesi Consiglio sull'andamento dei lavori.

Le due società committenti hanno ribadito la loro soddisfazione per il fatto che – dopo la rinuncia ad ulteriori ricorsi di progettisti specialisti – la via sia ora spianata per terminare la progettazione di dettaglio e passare alla fase esecutiva dei lavori. Nel frattempo è ormai pronto l'aumento di capitale della Valascia Immobiliare SA, al quale il Comune di Quinto parteciperà in particolare con l'apporto del terreno per la costruzione.

I ricorsi, ma anche le mutate esigenze del futuro inquilino Ice Sport International Academy con relativo ridimensionamento della volumetria prevista, hanno portato ad un ritardo valutabile in circa sei mesi. In questo lasso di tempo è emersa la disponibilità del Comune di Quinto a sostituirsi in parte ai contenuti previsti per ISIA integrando nel nuovo stadio i posti protetti della Protezione civile per il Comune, estendibili se del caso al vicino comune di Prato. La necessaria verifica istituzionale di tale ipotesi con le istanze competenti dovrebbe concludersi entro settembre, consentendo di per sé l'inizio dei lavori a tale data.

Entro settembre andranno però anche perfezionati gli accordi per il finanziamento dell'opera, premessa indispensabile per iniziare la costruzione dell'opera, il cui preventivo – pur considerando le modifiche di cui sopra – rimarrà al disotto dei 50 milioni. Di questi, il 35% provengono da sussidi (cantonali, federali e Sport Toto) già deliberati, mentre il 9% è costituito da mezzi propri (in primis il terreno apportato dal Comune ed il progetto architettonico di Mario Botta offerto dai privati Giovanni e Filippo Lombardi, Giorgio Behr (imprenditore di Sciaffusa con radici ticinesi), Sergiy Kasianov (imprenditore ucraino attivo anche in Ticino) e Samih Sawiris (imprenditore egiziano promotore del progetto Andermatt Swiss Alps), cui si aggiungono altri apporti minori.

Il rimanente 56% a mente del committente andrà finanziato in parte da un mutuo ipotecario contratto con un consorzio di banche che si auspica condotto da Banca Stato e in parte da investitori privati. Da alcune banche come da taluni privati è stata segnalata una diponibilità di massima, che andrà concretizzata a breve sulla base del nuovo business plan che la BDO consegnerà nei prossimi giorni.

A mente di Comune, dei committenti e dei progettisti, un'apertura del cantiere a settembre 2016 permette ancora di raggiungere – sempre che non sopravvengano altri ostacoli – l'obiettivo di messa in servizio del nuovo stadio nel settembre 2018.