Sotto la lente

La nuova Valascia «sarà il faro del rilancio della Leventina»

Il presidente dell’HCAP Filippo Lombardi è convinto che grazie al moderno stadio multifunzionale e ad altri progetti in fase di concretizzazione la valle potrà ritrovare lo splendore che merita - Intanto ecco la collaborazione con il Dazio Grande di Rodi-Fiesso: la gestione della locanda affidata alla Gottardo Catering SA che fa parte del club biancoblù
Il 65.enne (li festeggerà sabato): «La pista non sarà una cattedrale nel deserto». © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
26.05.2021 06:00

«Non ho nessun dubbio: questa regione conoscerà di nuovo un grande splendore». Parola di Filippo Lombardi, il quale alla Leventina sta per regalare un sogno: lo stadio multifunzionale che sostituirà nei cuori dei tifosi biancoblù la vetusta Valascia che verrà demolita l’anno prossimo. Il presidente dell’Hockey club Ambrì-Piotta (HCAP) e neomunicipale di Lugano è convinto che, grazie al progetto della futura pista e ad altri che si concretizzeranno a medio-lungo termine nonché alle collaborazioni con gli attori presenti sul territorio (come quella con il Dazio Grande di Rodi-Fiesso, di cui diremo più avanti), la valle potrà finalmente rilanciarsi mettendo a tacere le cassandre che «ancora nel recente passato la davano ormai per moribonda».

Il rinascimento dell’Alto Ticino

La moderna arena dell’HCAP firmata Mario Botta sarà il «faro» del rinascimento dell’Alto Ticino. Ma attorno ruoteranno altre iniziative, altrettanto importanti. Citiamo ad esempio la realizzazione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo con annessa riqualifica del fondovalle di Airolo; la nuova centrale idroelettrica del Ritom da 250 milioni di franchi; il restyling da 6 milioni della funicolare del Ritom, che quest’anno soffia sulle cento candeline; la possibile costruzione, chissà, di un ponte tibetano proprio in quest’ultima magnifica regione; il Parco eolico sul Passo del San Gottardo, inaugurato lo scorso ottobre e che si sta rivelando un’idea azzeccata; il consolidamento degli impianti di Airolo-Pesciüm con il futuro centro nazionale di freestyle.

L’elenco potrebbe continuare, a dimostrazione di come la valle sia al centro di un processo di valorizzazione senza precedenti negli ultimi decenni. «Quando dodici anni fa sono diventato presidente dell’HCAP l’obiettivo non era certo quello di diventare campione svizzero, ma di rilanciare la regione collaborando con chi avrebbe voluto. Lo stadio non sarà una cattedrale nel deserto, ma garantirà quella dinamica positiva che andrà a beneficio di tutti, attirando nel contempo turisti».

I campioni di domani

Fra i cantieri citati da Filippo Lombardi figura pure quello dell’accademia per sportivi d’élite all’ex Sanatorio di Piotta. Un progetto da una quarantina di milioni di franchi, promosso da investitori kazaki, di cui si parla ormai da oltre un lustro. Ma che sembrava essere stato, per così dire, «congelato». Ciò che non è il caso, spiega il numero uno del sodalizio: «La società ha semplicemente aspettato che andasse in porto l’edificazione della nuova Valascia. Il perché è presto spiegato: gli studenti che frequenteranno il campus si alleneranno nell’innovativa pista (essendo talenti nelle discipline del disco su ghiaccio e del pattinaggio artistico, ndr.). Dal nostro punto di vista è una sinergia che vediamo naturalmente di buon occhio».

Fra opportunità e ricadute

Nell’attesa di veder sbocciare i campioni di domani, il marchio dell’HCAP sarà «impresso» sulla gestione della locanda e dell’ostello del Dazio Grande di Rodi-Fiesso (che riaprirà venerdì 28 maggio), affidata alla Gottardo Catering SA diretta da Julia Kirichenko, società che fa parte appunto del club altoleventinese. «L’auspicio ma soprattutto l’obiettivo comune è che questo sia l’inizio di una cooperazione a lungo termine che possa portare benefici e generare nuove opportunità e ricadute per entrambi i partner», ha spiegato alla stampa la presidente dell’omonimo Consiglio di fondazione Monica Sartori-Lombardi. L’antica dogana sulla Via delle Genti è «la nostra casa del cuore, un luogo di incontro ma anche di cultura. Tant’è che fino ad inizio autunno praticamente ogni weekend ci sarà un’attività. La stagione scorsa, pur segnata dalla pandemia, è stata molto positiva».

Dove la cultura è di casa

Il compito di presentare il nutrito programma è spettato a Tiziana Mona, responsabile dell’attività culturale. Dal 29 maggio al 2 ottobre a fare da fil rouge sarà lo slogan «Valleggiando». Al Dazio si potrà fare di tutto. Si comincia sabato (inaugurazione alle 14) con la mostra fotografica dedicata al villaggio di Prato Leventina. Fino al 6 luglio si potranno ammirare gli scatti di tre generazioni, compresi quelli di Vincenzo Vicari. Sempre sabato 29, alle 17, si toglieranno i veli a tre testi inediti dell’immenso poeta Giorgio Orelli, di cui proprio ieri ricorrevano i cento anni dalla nascita.

Appuntamenti per tutti i gusti

«Sarà un costante susseguirsi di appuntamenti destinati ad un vasto pubblico (il CdT li segnalerà man mano nelle pagine di cronaca o di Spettacoli; ndr.). Dalla presentazione di libri ai concerti, passando per le esposizioni, gli atelier, gli spettacoli e gli aperitivi in musica. Questo particolare momento che stiamo vivendo da oltre un anno ci ha fatto riscoprire il nostro territorio. Ed il Dazio è una delle sue numerose perle che merita di essere messa in vetrina».

Superate in gran parte le preoccupazioni finanziarie emerse nel 2015-2016, la struttura altoleventinese guarda insomma al futuro con fiducia e rinnovato entusiasmo, forte di un team preparato, appassionato e coeso. Fra le idee balenate nella mente del consesso figura inoltre quella di attualizzare la mostra «Dai sentieri all’AlpTransit» che è il fiore all’occhiello del museo. Maggiori informazioni sul fitto calendario e sugli orari le trovate sul sito Internet www.daziogrande.ch.