Lo studio

La pandemia non ci ha cambiati: continuiamo a non lavarci le mani

È quanto rivela un'indagine dell'Università del Surrey condotta in un ospedale danese: il 43,7% degli utenti dei bagni non ha usato il lavandino dopo aver tirato lo sciacquone – In poche settimane, la percentuale è salita al 61,8%
Red. Online
28.07.2025 14:45

E voi, siete abituati a lavarvi le mani? La domanda, soprattutto considerando ciò che abbiamo vissuto durante la pandemia, potrebbe sembrarvi scontata. In realtà, non solo è di stretta, strettissima attualità, ma – secondo un recente studio – ha dato vita a una risposta clamorosa. Già, perché quasi la metà delle persone non si è lavata le mani dopo aver usato i servizi igienici di un ospedale.

Proprio così. I ricercatori dell'Università del Surrey, nel Regno Unito, hanno scoperto che il 43,7% degli utenti dei bagni di un ospedale danese non ha usato il lavandino dopo essersi lavato. In alcune settimane, questa percentuale è salita addirittura al 61,8%. Roba da matti. Queste percentuali sollevano «serie preoccupazioni circa il rispetto dell'igiene negli ambienti ad alto rischio», ha dichiarato l'Università nel presentare il suo studio. «Nonostante l'enfasi posta sull'igiene delle mani durante la pandemia, i risultati suggeriscono che il lavaggio regolare delle mani non è ancora un'abitudine costante, anche in luoghi in cui la pulizia è fondamentale per prevenire la diffusione delle infezioni».

Degli appositi sensori, hanno spiegato i ricercatori, sono stati installati in due servizi igienici accessibili al pubblico presso l'ospedale Bispebjerg, nella regione di Copenaghen, in Danimarca. I sensori sono stati collocati direttamente sui servizi igienici e sui tubi dei lavandini. Il loro utilizzo è stato monitorato per 19 settimane. Se i rubinetti non venivano utilizzati due minuti prima o quattro minuti dopo aver tirato lo sciacquone, ciò veniva registrato come mancato lavaggio delle mani.

«Si potrebbe pensare che il lavaggio delle mani sia ormai una cosa naturale, soprattutto negli ospedali e nel mondo post Covid-19», ha spiegato l'autore principale dello studio, Pablo Pereira-Doel. «Ma i nostri dati dipingono un quadro diverso». Pereira-Doel e il  coautore, Benjamin Gardner, di riflesso hanno chiesto campagne di sensibilizzazione.

La professoressa Carrie Newlands, della Scuola di Medicina dell'Università del Surrey, dal canto suo ha definito i risultati «preoccupanti, ma non sorprendenti», aggiungendo che, negli ospedali, «errori come questi possono avere gravi conseguenze per i pazienti e per il sistema sanitario in generale».

I funzionari della sanità consigliano non solo di lavarsi sempre le mani dopo aver usato la toilette, ma anche di farlo accuratamente. Il lavaggio delle mani dovrebbe durare almeno 20-30 secondi, più o meno il tempo necessario per canticchiare due volte Happy Birthday. Gli esperti dicono anche che è meglio non aprire e chiudere i rubinetti a mani nude nei bagni pubblici, compresi quelli degli ospedali. Un asciugamano di carta monouso o un gomito possono aiutare a ridurre la diffusione dei germi.