Villa bedretto

La parrocchia di Lugano vende la sua casa montana

Il prezzo base è di 550.000 franchi: «Considereremo anche i risvolti morali e sociali del trapasso di proprietà»
(foto Archivio CdT)
Federico Storni
08.03.2019 17:42

LUGANO/VILLA BEDRETTO - Da oggi la casa montana Naret di proprietà della parrocchia di Lugano, sita a Villa Bedretto, è ufficialmente in vendita. Come si apprende dal Foglio ufficiale, il prezzo base è stato fissato dal consiglio parrocchiale a 550.000 franchi. Le offerte sono da inoltrare entro il 22 marzo, e le buste verranno aperte il 25. Non è detto che la casa andrà al migliore offerente: «Verranno presi in considerazione non solo i prezzi risultati dalle singole offerte dei potenziali acquirenti, ma anche i risvolti morali e sociali del trapasso di proprietà, a discrezione della parte venditrice, senza obbligo di rendicontazione. In particolare, sarà data la preferenza ad una persona domiciliata

nel Comune di Bedretto, la quale possa dare buon affidamento di integrazione in quella Parrocchia».

Il consiglio parrocchiale si riserva la possibilità di rinunciare al perfezionamento dell’operazione, anche una volta determinato l’esito del bando di concorso, senza obbligo di motivazione.

La casa montana Naret è sita all’estremità del nucleo, nei pressi della chiesa e della casa comunale. Al piano terra si trovano cucina, refettorio e una cappella. Al primo e secondo piano ci sono camere a due e quattro letti con servizi in comuni per un totale di trenta posti letto e una camera singola con servizio. Nel seminterrato c’è invece una sala con camino, una sala giochi e il deposito scarponi. All’esterno vi è infine un grande prato (il mappale si estende per oltre tremila metri quadrati). La casa in questi anni è stata usata principalmente come colonia da scout e gruppi sportivi. La parrocchia ne sarebbe in possesso da almeno una quarantina d’anni.

«Speriamo venga mantenuta la destinazione»

«Speriamo che arrivi qualcuno che mantenga la stessa destinazione», ci ha detto il sindaco di Bedretto Ignazio Leonardi: «Anche perché occasionalmente viene usata anche dalle associazioni di zona, in questi giorni per esempio per la risottata di carnevale. La mensa e il refettorio sono capienti e riescono a ospitare tutto il Paese. Ci farebbe quindi comodo che ci sia continuità».

Uno dei motivi della vendita, secondo Leonardi, potrebbe essere un calo dell’occupazione, o forse la necessità di ristrutturare gli spazi («Il bene sarà venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova attualmente», si legge nel bando di concorso). Non siamo riusciti a contattare al momento di andare online il consiglio parrocchiale in merito.